Oslo rinuncia all'Olimpiade 2022
di Vittorio Savio
Con un voto a sorpresa il parlamento norvegese ha deciso di rinunciare a candidare Oslo a sede dei Giochi Olimpici invernali del 2022, costringendo così il governo a togliere l'appoggio economico al comitato organizzatore per sostenerne candidatura e realizzazione. Un impegno ritenuto troppo gravoso dal parlamento norvegese in un momento di crisi economica mondiale. Ricordiamo che all'indomani dell'Olimpiade di Lillehammer del 1994 - forse l'edizione piu' bella della storia - la federazione sci norvegese rischiò la bancarotta.
Dunque Oslo, unica sede europea rimasta dopo la rinuncia di Monaco di Baviera, Barcellona, Stoccolma, Leopoli e di Cracovia, si fa da parte e per il vecchio continente tramonta il sogno di ospitare l'Olimpiade Invernale dopo quelle di Torino 2006.
A questo punto rimangono in lizza solo due città asiatiche: Almaty in Kazakistan e Pechino in Cina. Gli sport della neve e del ghiaccio dunque resteranno ancora sulle montagne asiatiche per tre edizioni consecutive - ed è la prima volta nella storia - visto che dopo Sochi 2014 con le montagne del Caucaso, Pyongchang in Corea del Sud che le ospiterà nel 2018, saranno Almaty o Pechino ad aggiudicarsele.
Cambiano dunque le gerarchie economiche degli sport della neve. Resta da capire se queste saranno ripagate in termini di diffusione di questi sport anche sul continente asiatico. Qualche dubbio resta, visto che televisivamente parlando il mercato degli sponsor piu' interessato all'evento è quello europeo e nord americano e il suo pubblico difficilmente nelle notti di gara resterà incollato a seguire le dirette tv.