Cortina 2021: il Comune dice no al referendum
a cura della redazione
Secca presa di posizione da parte dell'Amministrazione comunale di Cortina sulla proposta di indire un referendum popolare per appoggiare o respingere la candidatura di Cortina d'Ampezzo al Mondiale 2021. Ecco il pensiero del vicesindaco Enrico Pompanin, in un comunicato preparato dalla stessa Amministrazione.
"Se vogliamo avere una speranza di correre da soli dobbiamo presentarci all'incontro con la Federazione internazionale dello Sci che si tiene a Zurigo con una decisione deliberata dal Consiglio comunale - dice il Vicesindaco Enrico Pompanin - Ce lo chiede il presidente Fisi Flavio Roda che, tra dieci giorni, incontrerà i delegati internazionali battendosi per Cortina. Tutti sapevano da tempo di questa scadenza. Ci vogliono mesi per indire un referendum. Noi abbiamo giorni per decidere. Proporlo proprio adesso è mero autolesionismo".
"Nello stesso tempo stiamo cercando di definire con la Regione il sostegno per l'apertura dei cantieri delle opere connesse ai Mondiali. Anche qui la Regione ci chiede chiarezza in tempi rapidi: come si fa a fermarsi per mesi? Noi non siamo contrari allo strumento del referendum, ma al suo uso distorto. Se vogliamo avere buone possibilità, bisogna subito costruire un sostegno internazionale tra i delegati Fis e strutturare l'appoggio da parte della Regione. Proporre il referendum ora, così fuori tempo, rischia solo di ridurre le possibilità di Cortina".
"Per quanto riguarda il consigliere Gianpietro Ghedina, penso che il suo comportamento sia al limite dell'irresponsabilità. Sa da mesi delle scadenze e aspetta gli ultimi dieci giorni sostenendo, tra l'altro, che il Consiglio comunale non sia il luogo migliore per decidere? Dopo anni che va dicendo che è l'unico organo decisorio e accusandoci di non dargli abbastanza importanza? Ghedina sapeva perfettamente che proporre un referendum ora non era possibile e l'ha fatto solo per mettere in difficoltà il Consiglio. Scorretto".
"Quanto al Comitato Civico, non hanno bisogno né della nostra tutela, né del nostro benestare. Penso solo che la loro scelta sia un errore: bloccare o rallentare la corsa con un referendum, ora, e rinviare la decisione, significa ridurre o addirittura compromettere le possibilità di aggiudicarci il Mondiale. Anche andare avanti con la candidatura aspettando per mesi l'esito del referendum ci indebolirebbe pesantemente davanti agli interlocutori nazionali e internazionali, fornendo elementi di critica a chi, magari, il Mondiale lo vorrebbe altrove. Chi si é fatto promotore di questa iniziativa valuti con onestà il costo per Cortina".
"L'Amministrazione si impegna a sostenere la candidatura se il Consiglio comunale la voterà. E, a differenza di Gianpietro Ghedina, pensa che ascoltare privati e categorie prima del voto sia utile e giusto, anche se molte di queste ultime si sono già espresse a favore. Invito tutti a partecipare e a dire la loro. Noi ci impegnamo a costruire le migliori condizioni possibili per Cortina: sostegno della Regione e del Governo, cantieri avviati e, grazie alla Fisi, consenso internazionale. Le migliori condizioni per vincere coronando anni di sforzi".