Claudio Ravetto e la FISI si separano
di Matteo Pavesi
Pur essendo notizia nota da tempo, con la scadenza del contratto FISI termina ufficialmente l'era di Claudio Ravetto.
L'ex Direttore Tecnico chiude il suo pluriennale rapporto di collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali: Claudio sembrava il naturale candidato per il nuovo ruolo di Direttore Sportivo, ma a fine aprile per quel ruolo è stato scelto Massimo Rinaldi.
L'accordo tra i vertici FISI e Claudio non era arrivato: differenza di "vision" tra lui e il presidente Roda, ma soprattutto la non garanzia della piena autonomia, e troppa distanza tra le parti sui compiti di questo ruolo, dalla scelta dello staff tecnico delle varie squadre, alla gestione delle risorse, alla organizzazione dei programmi.
Nonostante tutto Claudio è rimasto "in ballo" altri due mesi, nell'ipotesi che la Federazione gli affidasse l'incarico di coordinare la Scuola Tecnici Federali in unione con COSCUMA (istruttori), ma anche questa "chiamata" non è mai arrivata.
E' il filo conduttore di questa primavera-estate 2014, che ha visto la nazionale azzurra privarsi di altri tecnici di grande valore, come Jacques Theolier, Alessandro Serra e Devid Salvadori, messi alla porta il più delle volte in fretta, sbrigativamente.
Sembrava per certi versi di essere tornati al marzo 2011, quanto i botta&risposta tra Morzenti e Ravetto portarono quest'ultimo a non accettare l'incarico di Direttore Tecnico del solo settore maschile. Ma si intuiva che sarebbe stata una parentesi momentanea, e quattro mesi più tardi Claudio tornò in FISI "richiamato" dal commissario straordinario Carraro.
In seguito a quel primo divorzio ripercorremmo su Fantaski il lungo curriculum professionale del tecnico di Strona al servizio delle nazionali azzurre, a cui vanno aggiunte le stagioni 2012, 2013, 2014 con le vittorie e le medaglie che i nostri ragazzi hanno saputo conquistare.
Quali siano le colpe di Ravetto non è dato saperlo, sempre che ce ne siano. Di sicuro il nostro ex-DT è sempre stato un tecnico preparato e competente, gentile ma fermo, eticamente saldo e poco incline al compromesso. In passato non ha esitato ad alzare la voce, anche contro via Piranesi, per difendere i "suoi" ragazzi e per creare i migliori presupposti per un lavoro proficuo.
Fuori dalle piste ha ingaggiato slalom millimetrici tra budget risicati, promesse mancate, pressioni politiche, e non si può dire che i risultati non siano arrivati.
Si poteva fare di più? Certamente sì, come sempre.
Chi scrive pensa banalmente che un professionista e grande tecnico come Ravetto non possa assolutamente non essere parte della nostra Federazione. Tra l'altro Claudio ha sempre mostrato un attaccamento radicato per i colori azzurri rifiutando (o non cercando) incarichi presso le altre nazioni che, ne siamo convinti, "saprebbero cosa farsene" (ma non a luglio iniziato...)
L'augurio, speriamo non irreale, è che questa sia solo, nuovamente, una parentesi.