Mondiali 2019: la cronaca di Are
di Matteo Pavesi
Sono passate oltre due settimane dall'annuncio dell'assegnazione dei Mondiali 2019 ad Are durante il congresso FIS di Barcellona: da una parte l'ovvia delusione di Cortina, che pensava di essere finalmente arrivata alla meta, dall'altra la gioia, forse inaspettata, del comitato svedese, che a soli 12 anni dall'ultima edizione riorganizzerà l'evento.
Sul sito ufficiale della federsci svedese è stata pubblicata la cronaca di quei giorni, visti con gli occhi di Ulrika Svensson, coordinatrice della delegazione. Vi proponiamo qualche passaggio del suo interessante racconto...
"sono passate più di due settimane da quella notte a Barcellona e ancora vado in giro con un sorrisetto stupido sulla faccia. Non mi sono ancora resa conto che abbiamo vinto, i Mondiali 2019 si faranno ad Are, la cosa suona ancora irreale per le mie orecchie. Soltanto 12 anni fa l'ultima edizione...
Tornando con la mente a Barcellona, il Congresso è stato pieno di presentazioni e promozioni della varie candidature e incontri tra la federsci svedese e i vari comitati FIS. Per la nostra candidatura tutto era stato pianificato nei dettagli. La presentazione, da tenere davanti al Consiglio, era stata perfettamente preparata, lo stand arrivato e montato. Il cibo sugli scaffali. Il primo giorno ero nervosa (...) sapevamo che Cortina aveva ottenuto l'appoggio del CEO della Ferrari e del leggendario Alberto Tomba. E i membri del loro comitato erano abbastanza sicuri di portare a casa il risultato. Inoltre era la quarta volta che ci provavano e avrebbe dovuto essere il loro turno...Turno? No, pensavo io, è una gara e il migliore vincerà, giusto?
La Presentazione è stata magistralmente condotta e ha strappato molti applausi. A quel punto non c'era molto altro che potessimo fare. Avevamo presentato la nostra candidatura nel miglior modo possibile e dimostrato perchè Are era la miglior candidata. Già lo scorso ottobre Niklas Carlsson, presidente della federsci, mi aveva detto: "è tutto chiaro, lo porteremo a casa noi", ma io avevo molti dubbi e stavo diventando pessimista a riguardo.
Facevamo la conta dei possibili voti "se lui e lui ma non lui..." con un po' di fortuna avremmo vinto 10-7, con un po' di sfortuna 9-8 per Cortina. Eravamo vicinissimi. Quindi quel giovedì ero molto nervosa...Camminavo nella mia stanza in hotel e mi dicevo a voce alta: "...e i Campionati del Mondo di Sci FIS vanno a ...Cortina". Lo facevo per prepararmi a quel che sarebbe potuto succedere, così se fosse successo non sarei stata troppo delusa.
Così quando GianFranco Kasper, il presidente della FIS, alle 19.04 si è alzato sul palco e ha detto: "...e i Campionati del Mondo di Sci FIS vanno a ...Are" ho pensato: "Ho capito bene? O ha detto Cortina?" Il mio cervello non riusciva a capire che aveva detto Are! Poi siamo saliti sul palco...non ho mai visto così tanti uomini piangere allo stesso tempo. Abbiamo vinto con un solo piccolo voto di scarto. Ma come in tutte le gare non importa se di un centesimo di secondo o di un millimetro, importa che il vantaggio sia dalla tua parte.
Ora abbiamo di fronte a noi cinque eccitanti anni..."