Il Comitato AC boccia il nuovo statuto FISI
a cura della redazione
Tramite comunicato stampa, il Comitato FISI Alpi Centrali ha reso noto il documento finale di analisi sul testo del nuovo statuto della FISI, che dovrà essere approvato dall'assemblea il prossimo 12 aprile, e licenziato dal Consiglio Federale lo scorso 7 marzo.
Il gruppo di lavoro è stato costituito dal notaio Luca Donegana, l'avvocato Marco Cozzi, e da Antonio Noris e Marco Mapelli; il gruppo ha dapprima raccolto le opinioni provenienti dalle società del territorio e poi ha evidenziati gli aspetti critici.
"Elementi di criticità che vanno dall’attribuzione di cariche al Presidente Federale al ruolo del Consiglio Federale ed quello del Direttore Generale. Il nuovo statuto, prevede, una svolta in senso presidenzialista con un notevole aumento di potere da parte del presidente, che non viene bilanciata da possibilità di controllo, e di fatto portando ad un indebolimento del Consiglio Federale. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali ha evidenziato come la figura del Direttore Generale sia di fatto un elemento scelto direttamente dal presidente e da questi dipendente, in contrasto con quanto prevede i principi informatori del CONI.
Il gruppo di lavoro regionale ha evidenziato anche che il nuovo statuto riduce drasticamente la rappresentatività elettiva ed il rispetto della democrazia interna, con una riduzione dei quorum necessari e l’aumento delle deleghe. Un fatto questo che porterebbe ad un incremento delle decisioni solo da parte di pochi che gestiranno oligarchicamente la Federazione. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali avrebbe preferito facilitare il voto diretto delle società con una maggiore sensibilizzazione rendendole consapevoli del progetto di cambiamento, oppure utilizzando i nuovi strumenti tecnologici.
Come ultimo ragionamento il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali evidenzia che proporre la variazione di uno Statuto (o un nuovo Testo) all’atto iniziale di una Assemblea che potrebbe eleggere un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio Federale diversi dai precedenti, appare atto poco rispettoso perché certamente porrebbe forti limitazioni nel poter proporre da parte di questi in tempi brevi un nuovo documento.
Ci si permette di sottolineare, si legge ancora nel documento elaborato dal gruppo di lavoro, che si deve avere la forza di spiegare al CONI che la Federazione serve per gestire al meglio gli sport invernali, che determinate regole servono per avvicinare gli appassionati e non allontanare le società; il tutto nasce dal confronto, che però non c’è nemmeno stato, visto che la commissione carte federali che è composta da un solo membro (vedasi Sito FISI) è di fatto autoreferenziale, come anche altre commissioni molto importanti.
Al termine di una articolata analisi, il gruppo di lavoro sulle carte federali del Comitato FISI Alpi Centrali si esprime in modo negativo su questo testo di statuto."