Coppa del Gobbo - la disabilità a cinque cerchi
di Carlo Gobbo
La Disabilità non è un mondo a parte, la Disabilità è una parte del mondo...! Quanta fatica, quante privazioni e quante ingiustizie sportive hanno dovuto subire i Disabili prima che venisse loro riconosciuto il diritto di disputare i Giochi Olimpici. Non è sempre facile esprimere sentimenti di ammirazione ed affetto per le loro gare, sfide quasi inverosimili tra uomini e donne senza una o due gambe, con paraplegie diverse, privi di un braccio o quasi totalmente ciechi, un mondo dolcissimo e fiero, orgoglioso di praticare lo sci, l'hockey ed altro, in maniera tecnicamente perfetta, sempre sereni e "normali" nel vivere la competizione e nel celebrare il risultato. Ai Giochi di Vancouver la medaglia d'oro giunse nell'ultimo giorno, come Razzoli, grazie a Francesca Porcellato, fantastica donna dai capelli rossi, eroina vincente di tante sfide sulla neve.
In terra canadese ci esaltammo e ci commuovemmo con Melania Corradini, argento nel supergigante, metallo prezioso che rese ancor più memorabile l'onore di essere portabandiera per l'Italia. Un oro, tre argenti ed altrettanti bronzi per il medagliere azzurro, gioia e lacrime di Luca Pancalli, il Presidente della Federazione e di tutto il mondo paralimpico del quale si potrebbe e si dovrebbe scrivere molto di più. Lo spirito e la perfezione nei gesti sono permeati dalla luce dei sorrisi e da una gratitudine come talvolta non si riscontrano nelle Olimpiadi dei "normali", quasi non esistessero mutilazioni ed handicap.
Le medaglie conquistate a Vancouver erano importanti, alcune addirittura importantissime e nel luccicare dei loro occhi, nel tremolio delle parole nel dopogara, c'era una brezza leggera di normalità, qualunque fosse la loro realtà fisica. Da un po' di tempo, con loro, c'è una grande donna che mi onora della sua amicizia, Tiziana Nasi alla quale va la riconoscenza di tutta la famiglia sportiva dei disabili!
Allora salirono sul podio anche Gianmaria Dal Maistro ed Enzo Masiello, a Sochi i ragazzi e le ragazze possono migliorare il medagliere canadese.
Sono 34 atleti oltre a Luca Negrini, Guida di Alessandro Dal Dosso che si presenta a questi Giochi Olimpici fresco vincitore della Coppa del Mondo e di altre Coppe (Visually Impaired) Un incidente di moto, mesi fa, ha impedito a Dario Riva di accompagnare l'amico Alessandro ma Luca, che da skiman è stato promosso Guida, sa il fatto suo!
Seguiremo con trepidazione le prove di Francesca Porcellato, Christian Lanthaler, Enzo Masiello, la squadra di hockey capitanata da Andrea Chiarotti, portabandiera per l'Italia nella sfilata d'apertura...coraggio ragazzi...il cielo della nostra bella Italia è azzurro anche per voi! Vi abbracciamo!