Sochi: superg maschile con Paris,Heel,Fill,Inner
di Matteo Pavesi
Mandate in archivio discesa e superk, manca il superg a chiudere il programma delle prove veloci per lo sci alpino maschile. Le gare viste fin qui hanno mandato precisi segnali: quel che è successo durante la stagione di Coppa conta fino ad un certo punto, a Sochi, con questa pista, con questa neve, con queste motivazioni, con il limite dei 4 atleti per nazione, tutto o quasi può succedere. E a maggior ragione in superg, dove non si prova, dove conta l'istinto, il saper tirare le curve in velocità e il pelo giusto per buttare gli a valle. Senza dimenticare che la ricognizione può dare indicazioni, ma poi in gara può essere diverso, come abbiamo visto questa mattina nelle ragazze.
E allora contrariamente al solito cominciamo a parlare degli azzurri, e primo su tutti Christof Innerhofer: è in forma, è in stato di grazia, ha già due medaglie al collo e in superk ha inventato una manche di slalom quasi da specialista. E' uomo da grandi eventi, e già a Garmisch 2011 ha dimostrato che la tripletta non è impossibile. In più ci mettiamo il feeling creato con la pista, anche se il superg parte più in basso rispetto alla discesa, tagliando la zona in cui Inner era stato in assoluto il migliore. Si correrà alle 7 invece delle 8 per via del caldo: vedremo come traccerà il tecnico dei francesi Morisod.
Inner partirà con il 12, subito dopo Peter Fill #8, Werner Heel #11, e seguirà poi Dominik Paris con il 27, dopo il lotto dei migliori della specialità secondo i risultati ottenuti in Coppa del Mondo.
E' una Olimpiade, è una gara speciale, è un momento unico, ma gli avversari, i favoriti, sono ancora i soliti: in primis il norvegese Aksel Lund Svindal, deluso dalla discesa e di gran lunga leader della specialità in Coppa. Sulla carta è lui l'uomo da battere, è stato bronzo ai Mondiali nel 2009, oro a Vancouver 2010, bronzo a Schladming 2013, vincitore 12 volte in CdM, di cui 6 nelle ultime 9 gare.
Alle medaglie punta anche Bode Miller, sta mordendosi le labbra da Kitz, sperava nella discesa e nella superk dopo aver dominato le prove, è un leone in gabbia e cercherà di scaricare sul tracciato tutta la sua classe. Da tener d'occhio anche l'elvetico Kueng, i due austriaci Streitberger e Striedinger, oltre ai medagliati in discesa Matthias Mayer e Kjetil Jansrud.
Speriamo infine che scendano le temperature, per indurire la neve e rendere il fondo più compatto e ghiacciato, condizioni tradizionalmente a noi più favorevoli.