Sochi 2014: Ligety e Pinturault favoriti in superk
di Matteo Pavesi
Cinquanta atleti si contenderanno domani mattina a Rosa Kuthor il secondo set di medaglie per lo sci alpino maschile in supercombinata: partenza della manche di discesa alle ore 10 locali, le 7 in Italia, e manche di slalom alle 15:30 locali, le 12.30 in Italia, tracciata da Ante Kostelic.
Aprirà le danze il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, primo a buttarsi sui 3219m della manche veloce che, nella prova odierna, il ceco Bank ha chiuso in 1"54.
Ancor più che in altre discipline, la lotta per le medaglie in superk è ristretta a pochi atleti: il pendio e la difficoltà dello slalom sembra favorire gli specialisti dei rapid gates, anche se con un tracciato così lungo una buona manche di discesa può permettere di accumulare un vantaggio importante, come ha fatto Julia Mancuso nella prova femminile.
Se guardiamo alla classifica di Coppa del Mondo, nelle due prove disputate, non possiamo che citare Alexis Pinturault e Ted Ligety come favoriti, con un primo e un secondo a testa, atleti capaci di limitare i danni in discesa e scatenarsi poi in slalom. Ligety è anche il Campione del Mondo in carica, medaglia ottenuta un anno e due giorni fa a Schladming, davanti a Kostelic e Baumann. Il croato, più dell'austriaco, sarebbe il naturale candidato per un posto sul podio, è il vicecampione olimpico in carica, il vicecampione mondiale, e vanta 14 podi in Coppa del Mondo. Abbiamo usato il condizionale perchè nella stagione in corso Kostelic ha dimostrato più di un appannamento sia in discesa sia in slalom, sua specialità prediletta.
Tra gli "specialisti" abbiamo il francese Thomas Mermillod-Blondin e il croato Natko Zrncic-Dim, senza scordare gli svizzeri Viletta e Janka.
Nella lotta per il podio non possiamo escludere i due grandi delusi della discesa: Bode Miller e Aksel Lund Svindal. Più del norvegese l'americano sa come destreggiarsi tra i pali stretti, e ha una voglia matta di rifarsi. Con una manche eccellente in discesa potrebbe assicurarsi un tesoretto per lo slalom: sono passati 4 anni, ma è lui il campione Olimpico in carica.
Tre gli azzurri in gara: Christof Innerhofer, Peter Fill e Dominik Paris. Sono tutti e tre velocisti e cercheranno nella manche di discesa di cogliere quel margine tale da poter rischiare a tutta nella manche di slalom. Fill e Innerhofer hanno per storia e attitudine maggior dimestichezza tra i rapid gates: Innerh ha vinto una volta in Coppa del Mondo a Bansko, due anni fa, e si è messo al collo l'argento a Garmisch 2011, ai "suoi" Mondiali, davanti proprio a Peter Fill.
Ecco il pensiero di Paris alla vigilia della gara, raccolto dall'ufficio stampa FISI: "Tutta la squadra sta sciando molto bene, abbiamo già una medaglia, quella di Innerhofer che ha soddisfatto le aspettative che c'erano su di noi alla prima gara. Ora c'è molta meno pressione e di medaglie ne vogliamo ancora. Sappiamo che abbiamo la possibilità di salire ancora sul podio. Questa mattina la neve era buona, era molto presto e io avevo il numero 2, quindi nessun problema. Penso che la pista sia più veloce nel tratto centrale perché si riesce a fare più pressione sugli sci e ad avere più grip. Il problema della supercombinata è che nessuno di noi è slalomista, non sciamo così male ma è abbastanza difficile arrivare alle medaglie. Personalmente penso di avere bisogno di almeno due secondi di vantaggio sugli slalomisti per avere qualche possibilità Forse di più. Di più è meglio".