Finalmente Frida: suo lo slalom di Kranjska Gora
di Matteo Pavesi
Dopo otto secondi posti arriva finalmente la prima vittoria in carriera per la svedese Frida Hansdotter, la migliore tra le due manche dello slalom speciale di Kranjska Gora, corso sull'impegnativo Podkoren, sotto la neve e con condizioni di pista davvero difficili.
Frida approfitta dell'errore di Mikaela Shiffrin: l'americana, leader dopo la prima frazione, entra in una buca e si impunta all'inizio della seconda manche, perdendo velocità e tempo prezioso, e scivolando in settima posizione con uno dei tempi di manche più alti.
Ma torniamo alla Hansdotter: nella stagione 2007 coglie il primo top10 della carriera, 7/a ad Aspen, poi il primo podio ad Ofterschwang nel 2010, ma il vero salto di qualità arriva nella stagione scorsa con quattro secondi posti e il bronzo Mondiale a coronare la crescita di quest'alteta. Oggi finalmente Frida assapora la gioia del gradino più alto, è commossa quando risponde alle interviste di rito e sente suonare l'inno nazionale. I cento punti della vittoria le permettono di incrementare di 20 il distacco su Marlies Schild per il podio della classifica di specialità.
Con la Hansdotter, come a Courchevel ma con le posizioni mischiate, salgono sul podio le sorelle Marlies e Bernadette Schild, entrambe in forma...olimpica. Marlies vede sfumare la vittoria n.38 per 5 centesimi, ma sale per la 68/a volta sul podio, la sorella Bernadette ne accusa solo 15. Rimane ai piedi del podio la francese Noens, brava a recuperare 11 posizioni grazie al secondo tempo nella seconda manche: nell'ultimo mese tra Campionati Nazionali, Coppa Europa e Coppa del Mondo è sempre salite sul podio, tranne un'uscita nella a Flachau. Insomma la francese è in netta crescita.
Da applausi anche la gara di Chiara Costazza: l'ottavo posto finale è frutto di una prima parte di prima manche ottima, molte, troppe difficoltà sul finale tanto da chiudere ventesima, e infine il terzo tempo di manche nella seconda, ottenuto con una sciata fluida e precisa, senza incertezza, sfruttando e assecondando la pista. Nel complesso accusa 76 centesimi dalla vincitrice; dopo il settimo posto di Lienz è un'altro buon risultato per la fassana, sia per il morale in ottica olimpica, sia per la World Cup Starting List.
Purtroppo la Costazza è stata l'unica qualificata azzurra per la seconda manche: fuori dalla top30 Geyr, Agnelli, Brignone e Azzola, mentre Moelgg, Benzoni e Pardeller non hanno chiuso la prima frazione. Poco, molto poco: lo speciale femminile è forse la discplina dove, tradizionalmente, "soffriamo" di più, e in questo momento ancor di più, con la Curtoni ferma ai box e la Moelgg scivolata in fondo alle classifiche di partenza con pettorali proibitivi.
Gara che conta pochissimo per la classifica generale: solo 8 punti per una spenta Maria Riesch, mentre esce Tina Maze.
Ora il Circo Rosa si ferma per un mese, si apre la parentesi olimpica: da oggi testa e cuore sono rivolti a Sochi, almeno fino al primo marzo, quando si tornerà a correre a Crans Montana.