Razzoli: "Sono deluso, ma guardo avanti!"
di Vittorio Savio
E' un Giuliano Razzoli amareggiato quello incontrato a fine della prima manche dello slalom di Kitzbuehel. Il campione olimpico sta forse realizzando che a Sochi non potrà essere li a difendere la sua medaglia d'oro conquistata quattro anni fa a Vancouver. L'uscita di scena in questa prima manche è una delle molte delusioni di queste ultime due stagioni per il campione emiliano. "Non sono riuscito a risolvere tutto e ad ottenere dei risultati fino ad oggi - spiega Giuliano - questo il problema. Sicuramente questa è una gara a cui sarei dovuto arrivare con un pettorale più basso, visto le condizioni difficili, che però lo sono state un po' per tutti. Dove non si vedeva niente, ma questo vale anche per gli altri. Comunque ho lottato e ci ho provato".
Gli occhi del campione olimpico sono velati di amarezza, anche se: "La speranza di andare a Sochi non muore mai - prosegue l'azzurro - il mio obiettivo è però sempre quello di sciare bene e migliorare. Queste ultime due gare lo sono state per me, anche se non sono andate bene per la qualificazione. Il rammarico è più per lo slalom di Wengen che non per oggi. Ala fine queste due gare sono andate male, e sono deluso di questo".
Giuliano salirà dunque sull'aereo per Sochi? Questa la domanda che tutti si pongono e la risposta dell'emiliano è sincera: "Non sono io a decidere. Partecipare alle Olimpiadi certo che mi piacerebbe, in buona condizione ma non come questo gennaio. Non sono però io a decidere".
Ora Razzoli cerca di reagire, buttandosi alle spalle anche questa giornata certamente nera per lui. "Intanto penso a Schladming - conferma l'emiliano di Villa Minozzo - Posso però dire di non avere rimpianti. L'unica cosa nella mia carriera che non ho, sono proprio i rimpianti. Da quando ho nove anni la mia carriera sugli è stata fatta fatta sempre da soddisfazioni, poi come in questo ultimo mese anche di delusione. Io però continuo. Le delusioni fanno male e bruciano, ma si guarda sempre avanti".