Sochi 2014: la questione contingenti
di Matteo Pavesi
E' stata aggiornata ieri la lista FIS olimpica per lo sci alpino, da cui dipendono i posti a disposizione per i Giochi di Sochi 2014.
Prima di vedere qual'è la situazione attuale dell'Italia facciamo un passo indietro: il regolamento FIS per le qualificazioni olimpiche è stato pubblicato nel settembre 2012 (anche se in seguito sono stati aumentati da 320 a 350 i posti per l'alpino), e stabilisce i criteri per la determinazione dei contingenti di ciascuna nazione per le Olimpiadi di Sochi.
Ogni Federazione può portare un massimo di 22 atleti (max 14 uomini e 14 donne), e al massimo 4 atleti per evento.
Sono convocabili atleti che siano nella top500 della Lista FIS Olimpica di una certa disciplina al 19 gennaio 2014; la lista degli atleti convocati deve essere comunicata dalle federazioni agli organizzatori entro lunedì 27 gennaio 2014. Le nazioni che non hanno un atleta tra i primi 500 possono portare un rappresentante per sesso, ma solo in slalom e gigante.
Il meccanismo è piuttosto complesso: in sostanza premia le nazioni che hanno atleti capaci di gareggiare in più discipline, anche se con risultati in circuiti di secondo (e terzo) piano.
Dunque più che gli specialisti di Coppa del Mondo, vengono premiati gli atleti che hanno saputo raccogliere punti FIS in due o tre discipline, magari nelle gare estive della South American Cup o del circuito Australiano-Neozelandese.
Inoltre i posti non direttamente allocabili con queste regole vengono ridistribuiti premiando gli atleti che siano presenti nei top500 in 3 discipline.
Per rendere tutto più complicato aggiungiamo che il modo in cui viene calcolato la lista FIS olimpica è diverso da quello usato nelle normali liste FIS.
Dunque a oggi, mercoledì 14 gennaio, l'Italia ha esattamente 12 posti a disposizione per lo sci alpino (maschile e femminile), contro i 21 dell'Austria, i 18 degli USA, i 17 della Svizzera, i 15 della Francia, i 13 della Germania, i 13 della Norvegia, i 12 del Canada, gli 11 della Slovenia, gli 11 della Svezia (per citare quelle con più di 10 posti).
Ovviamente questi valori non rispecchiano la classifica per nazioni di Coppa del Mondo degli ultimi due anni, e produce risultati abbastanza bizzarri come gli 8 posti di Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Giappone, i 7 posti per il Liechtenstein e la Spagna o i 6 posti dell'Argentina.
Per poter valutare la sproporzione abbiamo sommato i punti conquistati in Coppa del Mondo dagli atleti (uomini e donne) delle singole nazioni, nelle ultime due stagioni e mezze (da ottobre 2011 a oggi).
Il risultato è incredibile: Austria 29884, Italia 14980, Francia 13353, USA 13089, Svizzera 12089, Germania 10427, Svezia 8884, Norvegia 6501, Slovenia 5858, Canada 5360, Croazia 2200, Finlandia 1865, Liechtenstein 1759, Slovacchia 1013, Spagna 527, Repubblica Ceca 473, Giappone 433, Russia 207 (...) Argentina 5
Il risultato è chiaro ed evidente, così come la volontà di favorire le piccole nazioni. Ma così facendo il rischio è di vedere in pista un sottoinsieme dei migliori atleti del mondo, e una raffica di esclusioni eccellenti. Tanto che la FIS nei giorni scorsi, ne abbiamo dato notizia, ha fatto parziale marcia indietro rilassando il regolamento relativo alla supercombinata (calcolo dei risultati utili).
Perchè siamo arrivati a questo punto? Difficile dare una risposta secca, probabilmente la FISI ha mancato di lungimiranza non iscrivendo i nostri top atleti ed ecco perchè... (SECONDA PARTE)