Universiadi: oro in superg per Giulia Borghetti
a cura della redazione
Quarta medaglia e secondo oro per l'Italia dello sci alpino nella XXVI Universiade Trentino 2013 a Passo San Pellegrino, in Val di Fassa. Merito di Giulia Borghetti, 23enne di Cologno Monzese, che ha conquistato il titolo di superG con il tempo di 1:28.58, precedendo la polacca Karolina Chrapek (+0.15) e la russa Valentina Golenkova (+0.79). Per entrambe si tratta della seconda medaglia in questa rassegna, visto che nella discesa libera di qualche giorno fa la russa aveva ottenuto l'oro e la polacca il bronzo.
L'oro della Borghetti, studente di Filosofia alla Statale di Milano è un inno alla tenacia, visto che gli ultimi anni della sua esperienza agonistica sono stati costellati da tanti infortuni alle ginocchia e ad un braccio. Ma la 23enne monzese ha tenuto duro, allenandosi con costanza e determinazione, aggiudicandosi lo scorso marzo i titoli italiani universitari di gigante e combinata ed ottenendo l'argento in superG proprio sulla pista Cima Uomo di San Pellegrino, la stessa che le ha regalato la vittoria a queste Universiadi.
Giulia ha affrontato la sua prova con una concentrazione particolare, trovando il ritmo giusto sin dalle prime porte, particolarmente angolate e tracciate dall'allenatore delle Fiamme Oro, Giuseppe Zeni. Ma ha costruito il successo sui vari cambi di pendenza della parte finale, dove è riuscita a trovare linee incisive e grande scorrevolezza, recuperando dal terzo tempo che aveva a metà gara alla vittoria finale. Giulia al settimo cielo, la madre si è messa a piangere, il papà è corso ad abbracciarla: un quadro familiare davvero commovente.
Ed ora tenterà il bis a Pozza di Fassa nello slalom gigante in programma mercoledì 18 dicembre.
Delusione invece sul volto della polacca Karolina Chrapek, scesa col primo gruppo, e praticamente convinta di aver vinto la medaglia d'oro, fino a quando l'italiana l'ha anticipata di 15 centesimi, rovinandole la festa. Il bronzo è andato al collo della timida russa Valentina Golenkova, staccata di 79 centesimi rispetto alla vincitrice, anche a causa di qualche sbavatura qua e là. Sempre in chiave azzurra, positivo il quinto posto di Valentina Cillara Rossi: la 19enne genovese tesserata con il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle ha interpretato bene il tracciato di gara, e alla fine il podio le è sfuggito per soli 8 centesimi. Un po' di rammarico anche per lei. Ottava quindi Elena Re, a sua volta ligure, campionessa italiana universitaria in carica di superG; 23esima l'altoatesina Julia Catharina Agerer.
Si chiude dunque il capitolo discipline veloci a Passo San Pellegrino, per dare spazio alle specialità tecniche in programma sulla pista Alloch a Pozza di Fassa: martedì gigante maschile, mercoledì quello femminile, quindi giovedì e venerdì toccherà agli slalom in notturna con precedenza alle ragazze.
Giulia Borghetti: "Questa medaglia ha un sapore straordinario, perché è la rivincita a tante difficoltà e sfortune. Negli ultimi anni ho avuto tanti infortuni, ben tre rotture dei legamenti crociati delle ginocchia e pure la frattura ad un braccio. Ma non ho mai mollato, la passione è sempre stata tanta e volevo coronare questa mia volontà con un risultato importante. Finalmente è arrivato. Sono felicissima e voglio dedicare questa medaglia al mio allenatore Corrado Castoldi e ai miei genitori che mi sono sempre stati vicini nei momenti di difficoltà, spronandomi a continuare".
Karolina Chrapek: "Peccato perché la vittoria mi è sfuggita per soli 15 centesimi. Ho sciato bene con determinazione e senza commettere errori particolari. Pensavo di aver già vinto, poi è scesa l'italiana e mi ha tolto l'oro. Il bilancio è comunque positivo viste le due medaglie ottenute".