La Coppa del Gobbo: ...Pronti...Via!
di Carlo Gobbo
Manca lo sparo dello starter per scattare nella corsa...anzi la rincorsa alle vittorie, ai globi di cristallo, ai podi olimpici, alle glorie sempre più effimere di un Circo Bianco che si sta arroccando dietro posizioni di potere, legate naturalmente ad enormi interessi economici, posizioni che tengono in sempre più scarsa considerazione la figura essenziale di questo spettacolo itinerante, attore indispensabile per garantire la rappresentazione scenica: L'ATLETA
Questa volta non ne voglio ancora parlare per non rovinare il fresco entusiasmo che la cittadina di Soelden ci riserva ogni anno, con il sobrio abito che si indossa quando si va, per la prima volta, ad una festa. Nel tempo ci sono stati grandi investimenti e speculazioni sull'immagine di Soelden e sulla qualità promozionale dell'esordio stagionale, ma bisogna pur ammettere che in questo angolo del Tirolo non ci si è avventurati alla cieca quando, anni fa, si decise di creare strutture e ricettività sufficienti per ospitare tale evento. Adesso la stazione è conosciuta in tutto il mondo, il suo ghiacciaio (e dintorni) è diventato un piccolo gioiello da custodire con cura, grazie anche al supporto mediatico di una sponsorizzazione intelligente affidata sia a Bode Miller (idea fantastica che ha fatto irritare lo stesso presidente della federsci austriaca) sia ai teli di gara del Parallelo di Mosca! Tanto per sottolineare quanto sia determinante la forza dell'imprenditoria privata nel sostenere un settore sportivo, come lo sci, capace di creare ricchezza e percentuali nel Pil nazionale!
Bene, si riparte dall'inatteso secondo posto di Manfred Moelgg che lo scorso ottobre, grazie ad una prima manche (pettorale 21) con grande conduzione in curva e supervelocità nel rettilineo finale seppe concludere al terzo posto la prima manche, prodromo per il posto d'onore finale accanto a Ligety che si impose con un vantaggio di 2"75!! Le condizioni meteo erano terribili, nevicava da matti, la pista aveva un sacco di neve riportata ai lati, si vedeva poco per la nebbia ed i primi quattro a scendere dovettero ricorrere all'argano per concludere il tratto finale!! Questa volta il bronzo iridato di Schladming sta litigando con la propria schiena, lotta maligna che coinvolge anche la bella sorella Manuela (quando si dice l'amore tra fratelli) e sarà difficile trovare il guizzo di un anno fa!! Però bisogna esserci, di giganti ce ne sono pochi e non si può rischiare di perdere terreno nelle classifiche WCSL.
Max Blardone in estate si è impegnato anche sui libri di ingegneria trovando soluzioni interessanti per una sciancratura da applicare ai suoi Dynastar...!
E c'è anche la sfida tra ski men, il giovane Nicolò e l'esperto Walter, emigrato oltre frontiera! Blardo lo scorso anno (pettorale n.4) finì lungo sul muro e concluse la prima manche in "fresca". Farà una gran gara ed arricchirà ancor più il bel progetto "Max to Sochi" che il fiuto giornalistico di Giovanni Bruno ha ospitato nelle trasmissioni di Sky.
Simoncelli ha ottimi materiali e su questa pista ha un conto in sospeso, anche Davide non farà regali! Aspetto con molta trepidazione la gara di Giovanni Borsotti, il suo ginocchio è guarito bene? ...possiamo pensare ad un atleta in grado di ripartire e raccogliere il testimone dei senatori? Lo spero tanto e anche Luca De Aliprandini ha un compito non facile: sta sciando bene in allenamento ma il pettorale di gara è un'altra cosa e ha bisogno di provare sensazioni positive per ricaricare il morale. Così come Roberto Nani che quest'anno è chiamato ad esprimere una ulteriore maturità tecnica. Eisath è sempre lì, tra i bravi, coraggio Florian...regalati una grande emozione!! Deville... (seconda parte)