Daniel Albrecht: "ancora non so se continuerò"
di Matteo Pavesi
"Non mollo!" aveva dichiarato lo scorso aprile Daniel Albrecht, dopo che la federsci elvetica Swiss-ski aveva ufficializzato la composizione delle nuove squadre per la stagione 2014 e l'esclusione del Campione del Mondo 2007 di superk.
Qualche mese più tardi Daniel ha scritto poche laconiche sul suo sito personale: "sono stato invitato da Karl Frehsner ai test nella galleria del vento AUDI, anche se non faccio più parte di Swiss-ski, e ne sono felice. Ho sciato sui ghiacciai vallesani; non so ancora se proseguirò: ho pianificato alcuni giorni di sci tra agosto e settembre che mi aiuteranno nella decisione".
In una intervista pubblicata sul magazine "Schweizer Illustrierte" in edicola questa settimana, e segnalata da skiweltcup.tv, il 30enne vallesano torna sull'argomento, spiegando come una decisione finale deve ancora essere presa.
Daniel sa bene come sia difficile riuscire ad allenarsi senza il supporto della federazione, e inoltre sta impiegando molte energie per far crescere la sua linea di abbigliamento sportivo "Albright". Nelle due stagioni al rientro post-infortunio aveva saputo conquistare 3 risultati nei top30 in gigante; nonostante tutto c'era un cauto ottimismo per la stagione 2013, tanto che Daniel aveva ricominciato ad allenarsi anche in velocità, con l'idea di ripresentarsi al cancelletto di una libera a Lake Louise. Proprio durante le prove cronometrate della gara canadese è arrivato l'ennesimo infortunio al ginocchio sinistro: lussazione della rotula e rottura del legamento interno.
"So che sembra che sia la classica situazione in cui uno semplicemente non vuole smettere, e dall'esterno lo penserei anche io!" ha detto Albrecht, ma le cose non sono mai così semplici. Non sappiamo se in cuor suo Daniel abbia già preso una decisione sul suo futuro. A parole tutto è rimandato al momento in cui tornerà per due settimane sul ghiacciaio: l'allenamento, il contatto con la neve, le sensazioni che avrà con gli sci ai piedi diranno al suo cuore e al suo cervello se il sacro fuoco è ancora acceso o se è arrivato il momento di salutare il Circo Bianco.