In una intervista concessa al media austriaco kurier.at, Klaus Kroell fa il punto sulla preparazione estiva. Il 33enne velocista biancorosso è tornato ancora una volta sotto ai ferri a metà marzo, per una frattura dell'omero sinistro patita a Lenzerheide, alle Finali della scorsa stagione.

"Il braccio sta abbastanza bene. Il dolore non è stato un problema fin dall'inizio e posso allenarmi in bicicletta o coi pesi. I muscoli e la mano non sono ancora al 100% ma per l'autunno sarò in forma"

I velocisti hanno lavorato molto atleticamente e poco sugli sci, dove sono tornati solo ad inizio agosto, ma per Klaus, dopo 12 stagioni di Coppa, va bene così.

"Ho capito nel corso del tempo che non è un problema non sciare a luglio, è importante essere veloci a novembre! Tra l'altro se sei in forma ora è più difficile mantenersi per tutto l'inverno"

Per il secondo anno consecutivo la preparazione estiva di Klaus è stata condizionata da un incidente...

"...vero, ma quello dello scorso anno (incidente durante una sessione di motocross) era più complicato, è capitato più tardi; quest'anno ho potuto ricominciare la preparazione molto prima e in definitiva mi sento molto meglio"

Si torna poi a parlare di Lenzerheide, delle quattro gare annullate in quattro giorni, non senza infortuni e polemiche.

"...se ti dicono che si può partire ti devi fidare, perchè pensi che sia stato valutato il tracciato e che sia sicuro. Non le mio caso non lo era, e se mi fosse stato chiesto avrei detto che non si doveva gareggiare, io poi non avevo obiettivi particolari. Secondo me non si può delegare queste decisioni agli atleti, a volte è stata chiesta una nostra opinione al cancelletto ma a parte il fatto che non viene chiesto a tutti, poi ognuno ha obiettivi ed interessi diversi, e lo stesso vale per gli allenatori. C'è una giuria, sono loro che devono prenderesi la responsabilità di dire 'fermiamo tutto' anche se sono già state annullate altre gare, anche se ci sono interessi economici"

"Per la prossima stagione non mi sento favorito, e non è un male perchè mi  posso preparare bene e lavorare con minor pressione"