Hirscher: "Per essere una star bisogna studiare"
di Vittorio Savio
E' un Marcel Hirscher tra il pubblico e il privato quello che si è raccontato in una intervista al noto sito sportivo austriaco Sport10.at. Il campione salisburghese si è lasciato andare anche ad alcune confessioni un po' personali sulla sua vita e carriera di atleta di vertice.
Gli echi della grande stagione scorsa con i successi in coppa del mondo e all'ultimo mondiale casalingo di Schladming non si è ancora spenta e Marcel alla fine non ha potuto staccare definitivamente la spina come aveva ipotizzato. Se si eccettua una settimana di ferie alle Mauritius con la sua compagna Laura, interrotta anzitempo a causa di minacciosi uragani, i mesi appena trascorsi dalla fine della stagione invernali ad oggi sono stati contrassegnati da ospitate pubbliche per la consegna di premi, per sport pubblicitari e presentazioni degli sponsor e naturalmente dalla preparazione estiva sulla neve.
I sogni di poter dedicarsi un po' alla sua vita privata non si sono potuti così realizzare come spiega il campione austriaco: "Quando ho finito la stagione a Lenzerheide, mi sono detto che finalmente era arrivato il momento per dedicarmi un po' a me stesso. La stagione agonistica era stata eccezionale e già pregustavo alcune vacanze come sul mare in Croazia o a Maiorca...ed invece così non è stato. Purtroppo i momenti per fermarsi sono veramente pochi, appena ti fermi un momento devi già pensare a cosa devi fare subito dopo".
Uno stile di vita che Marcel intende comunque proseguire. "Adesso vado avanti così, almeno per i prossimi due anni. Poi avrò sicuramente più tempo per me" ammette sorridendo, quasi a voler annunciare di voler concludere anticipatamente la carriera agonistica dopo i Mondiali di Vail 2015. "Questo non si può dire - confessa il campione del mondo di slalom - ma sarebbe una bella storia....non credete?".
Hirscher confessa che quando si trova alla fine della stagione la stanchezza e la voglia di fermarsi è tanta, ma poi quando in primavera si ritrova sui ghiacciai per gli allenamenti la voglia per le competizioni ritorna subito.
Quest'anno sarà l'anno olimpico e alla domanda del giornalista se si stia preparando in una certa maniera, il salisburghese così risponde: "Non faccio distinzione tra le stagioni: per me ci sono solo porte blu e porte rosse. Alla fine l'Olimpiade non è diversa da qualsiasi altra gara. Non faccio mai una preparazione specifica per un singolo evento; la stessa cosa ho fatto in occasione dei mondiali in casa a Schladming".
Tornando alla vita priva Marcel confessa: "A volte penso come sarebbe bello se potessi andare a fare shopping, senza essere riconosciuto. Il desiderio sarebbe quello, essere uno qualsiasi, anche solo per un giorno. Poi però capisco chi ti incontra, mi riconosce e mi chiede magari l'autografo. Questo fa parte del gioco. Non si può però dire sempre di si. A volte bisogna anche saper dire di no! Molti però non capiscono questo e magari poi ti criticano e ti insultano. Esiste, infatti, una sottile linea tra l'arroganza e l'auto-protezione. Bisogna saperla trovare - e conclude - Per essere una Star bisogna studiare, ma non è così facile".