"Meet the Legends" by FIS: Pernilla Wiberg
di Matteo Pavesi
Fis-ski.com, il sito ufficiale della Federazione Internazionale, ha inaugurato "Meet the Legends" un ciclo di interviste dedicate a grandi campioni che hanno terminato l'attività agonistica.
Nel primo appuntamento la FIS ha intervistato Pernilla Wiberg, una leggenda dello sci alpino svedese, attiva in Coppa del Mondo tra il 1990 e il 2002, capace di vincere due medaglie olimpiche, 4 mondiali, una Sfera di Cristallo e 24 volte in CdM, una delle 6 atlete capaci di vincere in tutte le discipline.
Sebbene ti sia ritirata da tempo sei ancora presente a molte gare di Coppa, cosa stai facendo adesso?
Sono passati 10 anni dal mio ritiro e ora seguo le gare da un altro punto di vista, sono telecronista per la TV svedese, fin da quando ho smesso.
Oltre a questo com'è la tua vita ora?
La fine della carriera rappresenta un grande cambio nella vita di un atleta; sono stata con la mia famiglia e con loro ho avviato un hotel in un piccolo comprensorio in Svezia, Idre Fjaell. Circa 5 volte all'anno sono li e scio con i miei ospiti. E poi ho due bimbi che mi tengono occupata!
Parlaci del tuo ruolo nell'ambiente dello sport
Dopo il ritiro sono entrata nella Commissione Atleti del IOC fino al 2010. Gli atleti sono il cuore dello sport, e devono essere coinvolti in ogni aspetto, è stato bello vedere crescere la loro importanza nella FIS negli ultimi anni. Inoltre per tre anni sono stata nel gruppo di lavoro FIS per i materiali, un gruppo di esperti (atleti e allenatori) per l'analisi dell'impatto dell'attrezzatura nello sci alpino, insieme con Kjetil Andre Aamodt (NOR), Marco Buechel (LIE), Karl Frehsner (SUI), Charly Weibel (GER) e Toni Giger (AUT). Ci incontravamo 4 volte all'anno per interessanti discussioni riguardanti la sicurezza. I nostri consigli erano portati al Alpine Executive Board.
Cosa ne pensi delle nuove telecamere nelle maschere?
Sono straordinarie; dal punto di vista di un telecronista l'immagine deve ancora essere stabilizzata e migliorata, per uno spettatore è come in Formula 1, puoi seguire la gara dalla prospettiva dell'atelta.
Chi sono stati i tuoi atleti preferiti in questa stagione?
Ted Ligety è stato certamente il protagonista dei Mondiali. Da scandinava mi piace Aksel Lund Svindal: è un grande sciatore e ha meritato le due coppette. E' stato un peccato l'incidente di Lindsey Vonn a Schladming: per me lei e Maria Riesch sono le più grandi rappresentanti di questo sport, hanno portato lo sci alpino femminile ad un altro livello anche grazie alle attività di promozione su diversi canali, come i social media.