Aksel Lund Svindal, la saggezza del campione
di Matteo Pavesi
Polemiche e antagonismi non sono mai mancati nel Circo Bianco, nella sua ultra-quarantennale storia.
Spesso alle battaglie in pista tra i protagonisti del Circus si sono aggiunti veleni, polemiche e stoccate fuori dalle piste, a mezzo stampa o anche a muso duro.
Aksel Lund Svindal è uno dei grandi campioni dello sci alpino, coraggioso, leale, sportivo, e lo dimostra con i suoi atteggiamenti ma anche con le parole. Ecco la sintesi della sua stagione, da lui stessa pubblicata venerdì, prima dell'ultimo gigante:
"Ho avuto un grande inverno. Con l'annullamento delle gare veloci alle Finali penso che questo sia l'unico modo di giudicare la mia stagione. Dimentichiamoci le gare annullate, quella strana sensazione di ricevere un premio senza correre, e la mancata possibilità di duellare con Marcel Hirscher per la generale.
Vincere la coppa di superg e discesa è qualcosa che non mi è mai riuscita prima. Infatti è il mio primo titolo in discesa. Certo non mi dimentico di avere un gigante domani, ma penso che la consegna delle coppe ieri segni la fine della mia stagione. E nelle veloci è stata una gran stagione. Se penso al calendario di gennaio mi rendo conto che la lotta per la generale è difficile. Con 19 gare tecniche e 15 veloci avevo meno chances di Hirscher di fare punti, e inoltre una gara veloce ha più probabilità di essere annullata per il meteo, dunque sulla carta è una lotta difficile."
C'era riuscito Ingemar Stenmark nella seconda metà degli anni '70, ma erano altri tempi e altri punteggi. Dal 1992, dall'introduzione del nuovo metodo di assegnazione dei punteggi, solo tre atleti sono riusciti a vincere la Sfera di Cristallo con due sole discipline: Luc Alphand nel 1997 con superg e discesa, Alberto Tomba nel 1995 e Marcel Hirscher nel 2013 con slalom e gigante.
"E ora con due gare cancellate è ancora più dura. Così mi son detto: concentrati su quello che puoi fare, che puoi controllare, prova a vincere le coppe nelle veloci e sarà una gran stagione indipendentemente da quel che farà Hirscher nella generale.
Sono felice, ma anche pronto a raccogliere la sfida per il prossimo anno. Hirscher ha fatto una stagione incredibile ed è il migliore del mondo al momento. Ha fatto una stagione di slalom da record. Coppa meritata. Io devo migliorare in gigante, perchè se il calendario non cambia sarà difficile per un velocista dare battaglia per la generale...."
Poi domenica, al parterre dello slalom conclusivo, ha scattato e pubblicato una foto che lo ritrae abbracciato proprio a Hirscher, e aggiunge:
"Ho fatto una gran stagione, ma Marcel Hirscher è il campione, quest'inverno. La coppa generale è il trofeo più importante. Hirscher la merita.
L'Austria è la nazione più potente dello sci alpino. Quando succede qualcosa, come gli annullamenti qui a Lenzerheide, la gente parla del suo potere. Ma Hirscher è un ragazzo leale, come Raich lo è stato in passato.
E anche se avessi fatto due podi qui a Lenzerheide non sarei riuscito a vincere, neanche facendo 200 punti. Dunque congratulazioni a Hirscher. Spero che sia una bella sfida anche l'anno prossimo."