Gigante Lenzerheide: vince sempre Ted Ligety
di Matteo Pavesi
Il podio dell'ultimo gigante stagionale coincide con il podio finale della classifica di specialità, e non è un caso. Non ce ne voglia Manfred Moelgg, che si ferma al quarto posto per 25 punti, ma Ted Ligety, Marcel Hirscher e Alexis Pinturault rappresentano, nell'ordine, i tre migliori gigantisti al mondo in questo momento, e gli unici ad aver vinto in stagione.
Dunque Ted Ligety conclude come aveva iniziato, con una vittoria, chiudendo il gigante finale di Lenzerheide in 2:14.76, e conquistando la 17esima vittoria in carriera.
Sei vittorie su otto gare (e due terzi posto) sono un risultato straordinario, una impresa riuscita solo alla leggenda Ingemar Stenmark nel 1981, ma con 10 gare disponibili. Vittorie spesso condite da distacchi importanti, da un dominio assoluto, da una tecnica che ha lasciato a bocca aperta persino i migliori interpreti della specialità.
Il meteo è stato finalmente clemente a Lenzerheide e le basse temperature hanno compattato il fondo, rendendo la neve aggressiva e difficile. Ted ha chiuso in testa la prima manche, per poi gestire senza eccessivi rischi nella seconda, carvando come solo lui sa fare.
Il secondo posto è tutto per Marcel Hirscher, ancora un gradino sotto all'americano, ma autore di manche e recuperi che legittimano la sua seconda Sfera di Cristallo. Sette podi su otto gare, con il solo 16/o posto di Adelboden fuori dalle zone nobili della classifica. Oggi Marcel ha disegnato una seconda manche praticamente perfetta, 6 decimi migliore di tutti, sfogando sul tracciato rabbia e determinazione, quella rabbia repressa giovedì quando, pur sapendo di aver vinto matematicamente, si sentiva troppo depresso dall'infortunio di Kroell e dai continui rinvii per poter esultare.
In questa stagione di Coppa Marcel è andato a punti solo in slalom (+parallelo) e gigante: sempre a podio, sempre, tranne il già citato gigante di Adelboden. Vi ricordate chi fu l'ultimo a costruire così il suo successo finale? Sì, Alberto Tomba.
Staccato di oltre un secondo, ma forte dei suoi 22 anni (tra pochi giorni) c'è Alexis Pinturault, che troveremo sicuro protagonista delle porte larghe per tante stagioni...Il francese non tiene il passo di Hirscher nella seconda e deve cedere una posizione, ma con il terzo posto odierno scavalca il nostro Manfred Moelgg in classifica di specialità conquistandone il podio.
Per gli azzurri è stata complessivamente una buona gara, grazie a Max Blardone 7/o, Manfred Moelgg 10/o, Davide Simoncelli 12/o e Florian Eisath 13/o. L'ossolano non ci ha creduto fino in fondo nella prima manche, tanto da rialzarsi negli ultimi metri, poi nella seconda un paio di errori non gli hanno permesso di arrivare al quinto posto, che era forse alla sua portata. Per la prima volta dal 2002 Max esce dalla top10 finale della disciplina.
Sorride Eisath perchè fa segnare il secondo miglior tempo di manche, pari al centesimo con Didier Defago e Ted Ligety, mentre come abbiamo detto a Manfred sfugge il podio della specialità.
Ai piedi del podio è rimasto Philipp Schoerghofer, cui seguono Thomas Fanara, Chritoph Noesig, Blardone, Steve Missillier, Marcus Sandell e Moelgg.
Domani in programma lo slalom speciale, gara che chiuderà la stagione 2012/2013.