Capolavoro Shiffrin: vittoria e coppa!
di Matteo Pavesi
Si riempie di lacrime il volte di Mikaela Shiffrin nell'istante in cui Tina Maze taglia il traguardo con il terzo tempo: lacrime di gioia, lacrime di tensione, lacrime che suggellano la quarta vittoria tra i pali snodati nella stagione ma soprattutto la conquista della coppa di specialità.
Un regalo fantastico per festeggiare la maggiore età raggiunta mercoledì, un premio speciale per un traguardo speciale, in una bacheca già arricchita un mese fa dall'oro mondiale.
Per tutta la prima manche e fino a metà della seconda la Shiffrin ha controllato, sembrava quasi sottotono rispetto alle ultime uscite, e il suo ritardo - 1.17 dopo la prima manche dalla slovena - non sembrava autorizzare sogni di gloria.
Ma l'americana ha fatto qualcosa di impensabile: negli ultimi 19 secondi di gara ha dato 1.47 alla svizzera Holdener, in quel momento in testa e poi 5/o nella classifica finale. Lo ripetiamo, perchè non sembra vero: 1.47 in 19 secondi, forse meno di 20 porte, un tratto di manche da studiare a lungo, che entra nella leggenda di questa specialità.
L'ultimo slalom stagionale non è stata una scampagnata di fine anno, ma una gara vera, impegnativa, su un fondo compatto e difficile, reso duro dalle rigide temperature che hanno avvolto Lenzerheide.
Dopo quasi 30 anni la Shiffrin riporta negli States la coppa di slalom, che manca dal 1984, quando si impose Tamara Mckinney.
Può essere amaro un podio? Sì, e questo per Tina Maze ha un gusto amarissimo, indigeribile. La slovena ha perso perchè ha controllato troppo nella seconda frazione, è stata troppo attenta e poco continua, non ha conservato il vantaggio nella prima parte, e quel secondo di vantaggio che aveva si è via via assottigliato fino a perdere anche il secondo posto.
Tina non conserverà un buon ricordo di queste finali: l'annullamento della discesa le ha negato la possibilità di gareggiare per la coppa di specialità, e la gara odierna vanifica i due successi di Maribor e Ofterschwang, che le avevano permesso di superare in classifica la giovane americana.
Chi sorride senza pensieri è Bernadette Schild, che si infila tra le due conquistando il primo podio della carriera, permettendole di chiudere al 10/o posto della classifica di specialità.
Rimane ai piedi del podio Kathrin Zettel, male nella seconda frazione, poi Wendy Holdener, Laurie Mougel, Maria Riesch, Carmen Thalmann, Veronika Zuzulova ed Erin Mielzynski a completare le migliori 10.
Con i 100 punti di oggi la Shiffrin raggiunge quota 688, Tina Maze 655, Veronika Zuzuluva è terza con 500 punti, davvero ottima la stagione della slovacca. La prima azzurra è Irene Curtoni, 19esima con 130 punti.
Tina Maze raggiunge i 2314 punti in classifica stagione: manca solo il gigante finale per chiudere degnamente una stagione leggendaria.
La gara dell'unica azzurra in gara, Irene Curtoni, era già finita a metà della prima manche: la valtellinese voleva a tutti i costi esserci nonostante il dolore alla schiena, ma un palo beffardo colpendo l'attacco le ha fatto perdere lo sci.