Lenzerheide nella bufera: parola agli atleti
di Matteo Pavesi
Quattro giorni, quattro annullamenti. Nebbia, neve, vento, rinvii, posticipi, infortuni...e un regolamento che non consente recuperi di alcun tipo.
Cosa ne pensano gli atleti? Non si nasconde Christof Innerhofer, alla ORF: "i coach non erano unanimi sull'opportunità di partire. Così hanno chiesto l'opinione degli atleti, ma noi siamo in partenza pronti per correre, non siamo lungo il tracciato! Sapevamo comunque che sarebbe stata una gara falsata. Però non si può aspettare finchè uno si fa male per prendere una decisione. La sicurezza degli atleti deve essere sempre sopra ogni interesse."
Dopo l'incidente di Kroell, gli austriaci avevano deciso di non continuare, prima ancora dell'annuncio ufficiale, come conferma Hirscher: "avevamo già deciso di non correre. Se la salute non è garantita allora è una farsa."
Secondo Kostelic, sceso ed arrivato al traguardo non senza difficoltà "...le condizioni non erano facili e non eque. Ho sentito in partenza che 6 allenatori erano d'accordo per partire e 4 no. Onestamente anche a Kvitfjell il vento era troppo forte per partire. Secondo me oggi non era pericoloso, ma sarebbe stata una gara farsa, una lotteria."
Il francese Gauthier De Tessieres, sceso per primo alle 13, è stato a lungo nell'angolo del leader, e alla telecamera ha mostrato un cartello con scritto: "Oggi ho fatto il crash-tester!" Poi ha aggiunto parole durissime: "non era pericoloso. Penso che non sia stato corretto annullare, proprio come avvenne con Clarey in Val Gardena. Gli austriaci fanno il bello e cattivo tempo e c'è un signore (Hans Pum, ndr) che ha fatto pressione su Hujara per interrompere la gara dopo la caduta di Kroell, minacciando che avrebbe ritirato gli atleti biancorossi. Mi spiace per Klaus ma non è stata colpa del tracciato, ha sbagliato lui, ha sciato male."
Pinturault ha dichiarato: "non era pericoloso, ma certo la visibilità era un problema, c'era molto vento che porta la neve sulla maschera e riduce la visibilità"
Hans Pum della OESV e Maier della DSV hanno confermato di aver votato contro la prosecuzione della gara, a causa del forte vento e della scarsa visibilità.
"Volevo correre - spiega il vincitore della coppa di disciplina Aksel Lund Svindal - anche se la coppa era già assegnata. Avevo possibilità di vincere oggi e volevo sciare, ma mi sono accorto con il passare del tempo, mentre eravamo in attesa, che sempre più colleghi non erano della stessa idea. Con oggi la Sfera di Cristallo è andata, certo per me sarebbe stato comunque difficilissimo vincerla, avrei dovuto sciare benissimo. Sono dispiaciuto perchè non ho potuto nemmeno provarci..."
Infine ecco Tina Maze: "non mi piacciono giornate come questa dove non puoi mostrare il tuo valore in pista. Ma alla fine oggi è un buon giorno per me, mentre ieri non lo è stato. Ovviamente sono felice della coppa di disciplina, sono orgogliosa della mia stagione. E' stato meglio non correre oggi, le condizioni erano davvero difficili. Secondo me le prove veloci non dovrebbero corrersi oltre l'una. Aspettare a lungo è stressante e il rischio di incidenti aumenta"