Tina Maze prende tutto:vittoria e record
di Matteo Pavesi
La più grande stagione della storia della Coppa del Mondo, maschile e femminile: questa l'impresa che sta compiendo Tina Maze, offuscando persino la passata stagione di Lindsey Vonn, che sembrava irripetibile.
Ancora una vittoria in stagione, la numero 9, la 19/a in carriera, il 20/o podio in stagione (record), la prima in discesa della stagione e la seconda della carriera, a distanza di 5 anni da quella di St.Moritz. Con questo sigillo Tina diventa la terza atleta al mondo a completare l'impresa di vincere in tutte le discipline in una sola stagione, alle spalle di Janica Kostelic che ci riuscì nel 2006 e Petra Kronberger nel 1991.
Inoltre i 100 punti odierni le permettono di arrivare a quota 2024, superando il "muro storico" dei 2000 punti conquistati da Hermann Maier nel 2000: quel record inseguito e non raggiunto da Lindsey Vonn un anno fa è stato abbattuto con largo anticipo dallo slovena, che ha ancora 7 gare a disposizioni per arrivare a vette inimmaginabili.
Ma non è finita qui, Tina non vuol lasciare nulla alle avversarie: in classifica di discesa è ad un solo punto da Lindsey Vonn, che ovviamente non potrà difendere la leadership, ed ha un vantaggio di 47 punti su Maria Riesch quando manca solo la discesa di Lenzerheide.
Insomma solo la Shiffrin in slalom può ancora impedire alla Maze di fare un en plein mai riuscito prima nello sci alpino.
Come è arrivato questa storico successo? Tina era determinata, in forma, voleva la vittoria a tutti i costi. E' scesa poco dopo la ticinese Gut che aveva fatto un'ottima prova, ma Tina è riuscita ad esserle vicino persino nel tratto di scorrimento a lei meno congeniale, scatenandosi nel settore più tecnico del tracciato, tanto da passare con 6 decimi di vantaggio dopo 40 secondi gara, vantaggio che sul traguardo sale a 74 centesimi, grazie ad un ultimo tratto in cui la slovena ha saputo portare molta velocità, proprio come aveva fatto ieri l'omonima Weirather.
Sulla gara di oggi ha però pesato, almeno in parte, il lungo stop seguito alla caduta dell'americana Mckennis, scesa con il pettorale n.12: scivolata in un curvone verso sinistra nella parte finale, è rimasta a lungo a terra ed è stato necessario l'intervento dell'elicottero per il trasporto a valle. Non sembrava, in un primo momento, una caduta con gravi conseguenze ma l'americana potrebbe aver sbattuto la testa e perso conoscenza.
Dopo lo stop le condizioni sul tracciato sono leggermente cambiate: il sole è uscito scaldando alcuni settori della pista ma soprattutto migliorando sensibilmente la velocità.
Alle spalle di Tina Maze si infila Laurenne Ross, al primo podio della carriera, e sul terzo gradino troviamo Maria Riesch, la grande avversaria di Tina, che davanti al pubblico di casa cercava il grande risultato, anche per rimanere ancora in corsa nella coppa di specialità.
Scivola così giù dal podio la ticinese Gut, autrice di un'ottima prova e scesa subito dopo lo stop, poi Stefanie Moser, Tina Weirather, Viktoria Rebensburg, Stacey Cook e Ilka Stuhec.
Appena fuori dalle top10 troviamo due azzurre, Nadia Fanchini 12/a e Dada Merighetti 13/a. Per l'argento Mondiale di Schladming è sicuramente un ottimo risultato, il migliore degli ultimi 3 anni, un risultato che dà morale e permette di risalire piano piano nella classifica di specialità. Dada è stata l'ultima atleta a scendere prima dello stop e la migliore nel lotto delle prime 13; è stata brava sia nel tratto di scorrevolezza che nel settore centrale, dove ha allungato un po' le linee ma facendo correre lo sci.
A punti anche Camilla Borsotti 19/a, Elena Fanchini 21/a, Lisa Agerer 23/a, Verena Stuffer 24/a. Fuori dalle 30 Elena Curtoni e Francesca Marsaglia.
Domani in programma il penultimo superg stagionale.