Lindsey Vonn attacca la FIS
di Matteo Pavesi
Lindsey Vonn torna a parlare del superg mondiale dove si è gravemente infortunata e nel farlo attacca pesantamente la federazione internazionale e, lasciatecelo dire, ce lo aspettavamo.
La gestione di quella gara è stata certamente il passo falso più evidente degli organizzatori stiriani: "non penso che la giuria abbia preso la decisione giusta. E' arrivata la nebbia e ha costretto a postecipare la gara...abbiamo aspettato per ore dove eravamo, non ho avuto la possibilità di tornare nel camper e rilassarmi. Mentre ero in partenza, ero pronta a correre, ma senza sapere com'erano le condizioni. Ho fatto la ricognizione alle 8 del mattino e poi sono scesa alle 15:15, 5 ore e un quarto più tardi"
Quel che è successo lo scorso 5 febbraio è ben noto a tutti: nel corso della gara alcune atlete sono uscite dal tracciato e Lindsey, atterrando dal salto di Poser, ha riportato la rottura del crociato anteriore e del collaterale del ginocchio, oltre ad una frattura del piatto tibiale.
Fin da subito si sono levate criticate accese nei confronti della giuria FIS e degli organizzatori che di 15 minuti in 15 minuti hanno rimandato la gara fino al limite massimo, salvo poi decidere di correre ugualmente, nonostante l'ora tarda.
Bisogna riportare però che la maggioranza delle atlete hanno detto che sì, la gara sarebbe stata da rimandare ma che la visibilità sul tracciato era sufficiente.
"Ho aggredito il tracciato - continua Lindsey - ma mentre scendevo non potevo credere alle condizioni. La neve era troppa morbida, non penso che fosse sicuro correre così. Ho chiamato Alex (Hoedlmoser, head coach delle americane, ndr), che era un membro della giuria, mentre ero a terra sulla neve e l'ho pregato di far fermare la gara, che poi alla fine è stata bloccata dopo 36 atlete. Spero proprio che in futuro valutino bene le condizioni, perchè la sicurezza degli atleti dovrebbe venire prima di tutto"
Insomma secondo Lindsey la neve morbida, lo stress dovuto ai continui rinvii, e la scarsa visibilità hanno contribuito a creare le condizioni ideali per farsi male, ed è proprio la bella campionessa ad aver pagato il prezzo più alto.
Lindsey chiude la chiaccherata con i media mostrando tutta la sua grinta: "prima di me tanti altri atleti si sono rotti le ginocchia e poi sono tornate a gareggiare e a vincere. Non ho dubbi: tornerò e scierò come prima, se non meglio di prima, solo che ci vorrà del tempo...dipende tutto da me e so che dovrò lavorare sodo..."