Maze e Svindal tracciano il bilancio mondiale
di Matteo Pavesi
Cos'hanno in comune Tina Maze e Aksel Lund Svindal? Certamente alcune medaglie mondiali, la voglia di vincere, il plauso al numeroso e competente pubblico austriaco e il fatto di trovarsi, anche se per poco tempo, lontano dalla neve!
Calato il sipario sulla rassegna iridata i grandi campioni scaricano la tensione e raccontano il "loro" Mondiale, dalle pagine dei rispettivi blog.
Ecco la campionessa slovena, che arrivata favorita in quasi tutte le discipline, torna a casa con 1 oro (superg) e due argenti (gigante, superk): "è stato indimenticabile, pieno di energia, aspettative ed entusiasmo! L'Austria si è ancora una volta dimostrata la nazione n.1 per lo sci! Il boato nella finish area, il tifo, e tanta considerazione per gli atleti! Una vera festa dello sci! E' stato bello essere parte di questo...
Il mio voto? Mi dò un "B" (molto buono, ndr) Non ho fatto tutto quello che avrei voluto, non ho ottenuto il massimo. Comunque un oro e due argenti sono un risultato importante e storico! Sono stata un po' lenta in discesa e superk. Per il resto è stata una bella battaglia!"
Tina parla anche della grande fatica che un evento del genere porta con se, e ringrazia fan, sponsor, giornalisti e la sua famiglia. Ora qualche giorno di riposo prima di riprendere con la Coppa:
"...ora ho sostituito il bianco della neve con il verde dell'erba e il blu del mare è un balsamo per la mia anima! Sto recuperando energia, potenza e velocità sulla spiaggia e ho portato con me le tre "signorine" per ringraziarle!
C'è ora l'ultima parte della stagione! Mi sto preparando con tutta me stessa, voglio finire al meglio! L'adrenalina probabilmente se ne andrà solo a maggio, e allora scoppierò a piangere dalla gioia da qualche parte, dove nessuno mi può vedere!"
Molto interessante anche il bilancio stilato da Aksel Lund Svindal, che chiude con un oro in discesa, un bronzo in superg e un "legno" in gigante.
"...i Campionati sono finiti. Dopo il gigante sono saltato su un aereo e sono andato al caldo e lontano dal mondo dello sci. Sono stati grandi campionati per tanti motivi. Ho vinto un oro e un bronzo, l'atmosfera era impressionante, come la folla. Ogni gara seguita da decine di migliaia di persone esultanti per gli atleti. Grazie per questo! Per un atleta è stupendo gareggiare con questa cornice. Nella mia agenda c'erano Adelboden, Wengen, Kitz e Schladming, le 4 tappe più importanti della stagione, quindi adesso mi godo qualche giorno lontano dalle gare. Ho lottato per le medaglie in ogni gara cui sono partito e sono orgoglioso di questo. Ho preso una medaglia in due, ma nelle altre l'ho persa di poco, una porta sbagliata in slalom (della superk, ndr) e 4 centesimi dal bronzo in gigante. Capita, e ho sentimenti contrastanti: dovrei essere felice per quel che ho fatto, e non pensare a quel che è andato male. Ma penso che le mie sensazioni siano quelle che tutti gli atleti provano: pensare a come migliorarsi e far sempre meglio..."