Mikaela Shiffrin teenager mondiale!
di Luca Perenzoni
A diciotto anni ancora da compiere Mikaela Shiffrin si laurea campionessa mondiale di slalom. A Schladming la statunitense ha preceduto di 22 centesimi la padrona di casa Michaela Kirchgasser e di 26 la svedese Frida Hansdotter; quarta Tanja Poutiainen, quinta Tina Maze; out Maria Riesch. Nono posto al rientro per Marlies Schild mentre l'Italia chiude col 14imo posto di Chiara Costazza; 25ima Manuela Moelgg.
Non è la più giovane di sempre a salire sul trono iridato, Mikaela Shiffrin; Hanni Wenzel e Esme Mackinnon l'hanno preceduta in slalom; Clifford, Goitschel, Serrat e Nadig in altre specialità. Ma di certo un carattere e una stabilità mentale così alla sua età si è vista raramente tra i paletti snodati dello slalom: il 13 marzo l'americanina diventerà maggiorenne e avrà già in bacheca un titolo mondiale e (almeno) tre slalom di Coppa. La gara di oggi ha certificato ulteriormente il potenziale di questa teenager capace di non barcollare neppure per un momento, di gestire tensione e attesa con la tranquillità dei bambini, di affrontare la neve dura della prima manche e quella più molle della seconda senza battere ciglio, senza perdere nemmeno per un secondo la bussola, senza mollare la presa neppure per un'istante. E così la Shiffrin è la nuova campionessa mondiale di slalom, succede a Marlies Schild, la stessa salisburghese che oggi si è presentata al cancelletto a tempo di record dopo l'infortunio al ginocchio di due mesi fa. E' tornata in buona forma, ma con poco più di 30" di autonomia ma la sua presenza - ancorchè senza competitività - serve a rendere ancor più onore all'impresa sportiva della Shiffrin. Si può parlare di passaggio di consegne tra la dolce Marlies e la più astuta Mikaela? Forse, anche se l'austriaca ha ancora un appuntamento con la storia da rispettare e l'anno prossimo il dominio manifestato sin qui dalla statunitense potrebbe risultare meno agevole.
Con la Schild a mezzo servizio ci ha però pensato Michalea Kirchgasser ad esaltare i 25.000 di Schladming: l'anno passato alle finali la ventisettenne di Filzmoos fece capire di gradire questo pendio. Oggi l'ha confermato cogliendo un preziosissimo argento a soli 22 centesimi dall'oro. E' un piacere ritrovarla sul podio iridato con il suo sorriso genuino e la sua carica di simpatia sovrumana, perchè prende una medaglia che onora nel miglior modo il suo talento, guidato da un carattere a volte imprevedibile che forse ne ha limitato un po' i risultati sin qui. E chissà che proprio dal podio di Schladming non possa uscire ancora più vincente. E vincente a breve lo sarà anche Frida Hansdotter, mostro di continuità in questa stagione ed oggi brava a non cedere alla tensione dopo il miglior tempo della prima manche. D'accordo, ha scalato due posizioni trovando "solo" un bronzo, ma le altre due nella discesa decisiva hanno ingranato marce alte, altissime e comunque la svedesina ci sa fare.
Lo slalom rosa italiano non aveva grandi aspettative per la prova odierna ed il 14imo posto di una più che discreta Chiara Costazza non è da disprezzare. Poteva arrivare qualcosa di più da Irene Curtoni e Manuela Moelgg, ma la stessa porta in avvio di prima manche le ha messe entrambe fuori gioco, chi definitivamente (la valtellinese), chi praticamente, ovvero la marebbana alla fine 25ima.