Austria e Italia a secco di medaglie in super-g
di Vittorio Savio
LIVE DA SCHLADMING - Sono ancora ferme al palo le due squadre più attese di questa vigilia di rassegna iridata: Austria e Italia. Se in coppa del mondo quest'anno la musica si è alternata tra valzer viennesi e tarantelle, sia nelle discipline tecniche che nella velocità, a questo Mondiale, dopo i due super-g inaugurali, le cose non stanno proprio andando secondo gli auspici della vigilia: la casella del medagliere è ferma sullo zero per entrambi i paesi.
L'Austria era dal 1996 (Sierra Nevada) che non doveva ingoiare un boccone così amaro: rimanere a digiuno di medaglie in questa specialità sia tra gli uomini che tra le donne. Un boccone reso poi più amaro, dalla medaglie di legno odierna di Hannes Reichelt.
Poco male, ma anche l'Italia deve fare i suoi conti. Erano dieci anni - quattro edizioni del mondiale - che gli azzurri almeno una medaglia iridata la portavano sempre a casa. Nel 2005 a Bormio con Lucia Recchia (argento), nel 2007 a Are con Patrick Staudacher (oro), nel 2009 a Val d'Isere con Peter Fill (bronzo) e nel 2010 a Garmisch-Partenkirchen con Christof Innerhofer (oro). Prima lo stesso digiuno ci era toccato nell'edizione di San Moritz 2003 dove raccogliemmo complessivamente solo due medaglie: l'argento di Denise Karbon nel gigante e il bronzo di Giorgio Rocca in slalom.
Ora le attese si spostano sulle due discese libere di sabato e domenica, dove Italia e Austria partono anche li con i favori del pronostico: staremo a vedere.