Hirscher Re anche a Kitzbuehel; 4/o Razzoli
di Vittorio Savio
Il Re dello slalom di Kitzbuehel è Marcel Hirscher. Dopo un digiuno durato otto anni l'Austria torna vincente sulla Ganslern: l'ultimo a farlo era stato Manfred Pranger, ma maledetta quella porta subito dopo il secondo intermedio costata cara ai nostri due azzurri. Prima è toccato a Giuliano Razzoli, incappare in un errore grave che gli ha fatto sfumare anche il podio, chiudendo quarto, e poi a Stefano Gross precipitato addirittura in undicesima piazza. Ancora una volta, manca qualcosa ai nostri slalomisti per trovare la strada giusta per trionfare anche tra i pali stretti. Chapeau a un Marcel Hirscher incontenibile nella seconda manche, con un capolavoro di tecnica, dopo che nella prima aveva forse accusato il peso di dover vincere sulle nevi di casa. Sul podio con l'austriaco il tedesco Felix Neureuther, staccato di 77 centesimi e quella vecchia volpe di Ivica Kostelic, trionfatore anche della combinata classica (discesa e slalom) sui francesi Pinturault e Merrmillod-Blondin.
Evapora dunque come neve al sole il sogno dell'Italia dello sci per una storica doppietta sulle nevi austriache, dopo la vittoria di ieri in discesa con Paris. Ci accontentiamo di avere tre azzurri tra i migliori undici: oltre a Razzoli, quarto, troviamo anche un Patrick Thaler in crescita che chiude sesto, strappando così il visto per Schladming. Nel quartetto azzurro per lo slalom iridato dunque, salvo ripensamenti dell'ultima ora, dovrebbero esserci sicuri, Moelgg e Gross, quindi Thaler e Razzoli. Fuori resterebbe un Cristian Deville, vincitore lo scorso anno qui, finito fuori nella prima manche e con all'attivo quest'anno un solo settimo posto in Val d'Isere. Troppo poco per pensare di prendere il treno per la rassegna iridata.
Ricordiamo che nella prima manche era finito fuori anche Manfred Moelgg, dopo poche porte dal via, per aver forse osato troppo. Un errore tattico per il marebbano, reduce nella mattinata anche di un paio di cadute, nella sessione di allenamento, che forse hanno condizionato la sua prova. Fuori nella prima anche Roberto Nani, stessa sorte toccata poi a Dominik Paris che correva per la classifica della combinata (discesa e slalom) e che forse, viste gli altri forfait illustri avrebbero potuto vederlo anche tra i protagonisti di questa particolare graduatoria.
Da segnalare un fatto particolare e che ha visto protagonista il direttore di gara Guenther Hujara. Il responsabile tedesco alla vigilia di questo slalom ha preso una decisione alquanto singolare. In un primo momento l'operazione di tracciatura era stata assegnata al croato Ante Kostelic, papà di Ivica, ma Hujara non l'ha ritenuta adeguata al tipo di pendio e ha deciso all'ultimo istante di sostituirlo affidando per sorteggio la nuova tracciatura al francese, ma allenatore degli azzurri; Jacques Theolier.
Ora il circo bianco della coppa del mondo si ferma – se si eccettua la parentesi del parallelo di Mosca (29 gennaio) dove sono già annunciate molte assenze illustri - per dare spazio al Mondiale di Schladming, che prenderà il via tra otto giorni, il 4 febbraio, con la cerimonia di apertura nello stadio dello sci della Planai.
Nelle prossime ore saranno resi noti i quartetti di atleti delle varie specialità partecipanti alla rassegna iridata. Per quanto riguarda l'Italia, mercoledì, nel corso di una presentazione a Milano, conosceremo esattamente i nomi di tutti gli azzurri che andranno a caccia di una medaglia iridata.