Pinturault vince la superk a Wengen.Innerhofer 5/o
di Matteo Pavesi
Alexis Pinturault mette la firma sulla supercombinata di Wegnen, risalendo dal 22/o posto della manche di discesa, dove si era ben difeso, e rifilando oltre un secondo all'altro grande favorito, Ivica Kostelic.
Il francese è un talento puro, è alla terza vittoria in carriera in tre specialità diverse (parallelo, slalom, superk), capace di salire sul podio anche in gigante e persino in superg (finali di Schladming).
Alexis sfrutta l'occasione, sfrutta la giornata un po' appannata di Kostelic sempre condizionato dal ginocchio infortunato, limitando a due secondi il distacco nella manche di discesa e superando la concorrenza con una manche di slalom superlativa.
Se sulla carta i primi due posti erano già assegnati al francese e al croato, per il terzo c'erano diversi pretendenti, e alla fine esulta Carlo Janka, che con una buona prova in libera e una discreta manche in slalom ritrova un podio di Coppa a due anni di distanza dalla vittoria di Kranjska Gora. E per soli due centesimi l'elvetico butta giù dal podio un certo Benni Raich, uno che ha vinto 7 volte in questa specialità, tra superk e combinate classiche.
E Christof Innerhofer? L'azzurro, il più veloce nella manche di discesa, si è ben difeso in slalom chiudendo con il 5/o posto. Una prova più che buona, ottima se consideriamo i problemi alla schiena e il pochissimo allenamento tra i pali stretti. Peccato solo che all'ultimo intermedio era ampiamente sul podio, perdendo poi oltre un secondo nelle ultimissime porte. Ma va bene così.
Bene, anzi benissimo Dominik Paris, che fa segnare l'8/o tempo in slalom, il migliore tra i discesisti puri.
A completare la bella prova azzurra anche il 10/o tempo di Siegmar Klotz, suo miglior risultato in Coppa,mentre Peter Fill è 17/o.
Le buche dello slalom hanno ingabbiato invece Aksel Lund Svindal, già in ritardo a sorpresa dopo la manche di discesa e decisamente non a suo agio tra i pali snodati...tanta fatica e solo 18 punti guadagnati su Hirscher.
Non arriva al traguardo Matteo Marsaglia che come Ted Ligety e Kjetil Jansrud, entrambi sulla scia dei migliori, ha perso uno sci a metà manche.