Primo centro in super-g per Tina Maze a St. Anton
di Vittorio Savio
Vittorie con record per Tina Maze. La slovena torna sul gradino più alto del podio e lo fa nell'unica disciplina in cui non aveva mai vinto: il super-g di St. Anton. Con questo successo entra nell'esclusivo circolo delle vincitrici accanto a Petra Kronberger, Pernilla Wiberg, Anja Paerson, Janica Kostelic e Lindsey Vonn: le uniche nello sci in rosa ad essersi imposte almeno una volta in tutte e cinque le specialità. La slovena non domina come sua abitudine in questo momento, ma si impone comunque lasciandosi alle spalle, per soli 4 miseri centesimi, l'emergente – in questa specialità - Anna Fenninger. L'austriaca inizia a dare fastidio a molte, dopo il successo quest'anno a Semmering e il podio di Aare in gigante, oltre al terzo posto in super-g a Lake Louise.
Una Fenninger che sente aria di mondiale e potrebbe diventare una scomoda antagonista per Maze, Vonn e Riesch nella caccia ad una medaglia iridata. Sul podio odierno mette il piede - ma a quasi un secondo di ritardo - anche la svizzera Fabienne Suter, ad addolcire un po' la pillola degli svizzeri che soprattutto nel settore maschile non stanno certo navigando in buone acque. Fuori resta, per un solo centesimo, una Lindsey Vonn in progresso dopo la prestazione di ieri (6/a), dove però ha forse preso le misure di questo tracciato molto tecnico e duro che non perdona nulla. La statunitense – al rientro alle competizioni dopo un mese di stop – non ha certo sulle gambe il giusto allenamento, ma già a Cortina d'Ampezzo, la prossima settimana, la musica potrebbe cambiare e la statunitense potrebbe giocare qualche scherzetto al lotto delle altre favorite.
Le migliori sono però quasi tutte li, da una Maria Riesch-Hoefl (5/a), alle prese con un ginocchio dolorante, a una Julia Mancuso (6/a), molto delusa dopo la prova in discesa di ieri; stessa condizione da cui era reduce una Lara Gut, oggi però nuovamente tra le top10 con un 7/o posto. A ruota seguono la campionessa olimpica di gigante Viktoria Rebensburg, Fraenzi Aufdenblatten e Andrea Fischbacher. Nel lotto delle migliori dieci manca però un colore: quello azzurro.
Oggi, dopo il podio di ieri di Daniela Merighetti in discesa, l'Italia torna purtroppo sugli standard abituali di questa stagione della velocità, a causa soprattutto dei troppi errori di traiettoria. La Merighetti è ancora la migliore, 15/a a oltre due secondi dalla Maze, ma forse troppo aggressiva e con una tattica (ha tagliato troppo su alcuni passaggi) che non ha pagato questa volta. Più attardate Nadia Fanchini (20/a), Elena Curtoni (21/a), Camilla Borsotti (26/a), Agerer (29/a) e Marsaglia (30/a), rimaste in zona punti, mentre oltre le trenta Enrica Cipriani; out, per salto di porta, Elena Fanchini e Verena Stuffer.
Ora appuntamento tra due giorni, ancora in Austria, a Flachau, nel paese della leggenda Hermann Maier per l'ormai classico appuntamento con lo slalom speciale in notturna.