Rebensburg vince e ferma la Maze.Male le azzurre
di Matteo Pavesi
Dopo aver dominato la prima manche del gigante di Are, Viktoria Rebensburg rimane al comando anche al traguardo della seconda, conquistando così l'ottavo sigillo della carriera.
A metà della seconda manche la tedesca si è ritrovatra praticamente sdraiata sulla neve ma grazie alla sua grande reattività si è ripresa, chiudendo con 62 centesimi di vantaggio su Anna Fenninger, al suo terzo podio in carriera tra le porte larghe. Non riesce dunque la cinquina a Tina Maze, brava, bella e...umana! La slovena paga qualche errore più delle avversarie nelle due manche, e un atteggiamento troppo aggressivo su una Olympia resa morbida dalla fittissima nevicata.
Tina è campionessa vera ed ormai esperta, cerca la vittoria e si vede, non ci riesce ma intanto incamera altri 60 punti, mantiene salda la leadership nella classifica di specialità e allunga ancora in generale, giungendo a 859 punti. Un bottino ingentissimo a questo punto della stagione e prima della pausa Natalizia ci sono ancora in palio i 100 punti di domani.
Rimane ai piedi del podio Tessa Worley, dopo i due terzi posti di Courchevel e St.Moritz, poi una felicissima Frida Hansdotter che in casa riesce a replicare l'ottimo risultato di Courchevel. Nella top10 anche Maria Riesch, Eva-Maria Brem, Jessica Lindell-Vikarby, Tanja Poutiainen e Kathrin Zettel. L'austriaca non si è trovata a suo agio su questo pendio e su questa neve, rimane comunque al secondo posto della classifica di specialità.
Purtroppo per le azzurre è stata una giornata da dimenticare. Il pettorale n.4 indossato per la prima volta da Irene Curtoni non ha portato fortuna, la valtellinese ha commesso un grave errore prima del piano nella prima frazione chiudendo 17/a ed è poi uscita nella seconda. Manu Moelgg poteva entrare nelle top15 ma a metà percorso, su un dosso, perde aderenza e scivola fuori. E nella prima erano uscite Chiara Costazza e Nadia Fanchini, mentre Lisa Agerer e Denise Karbon non sono riuscite a qualificarsi.
A salvare la bandiera azzurra è stata Elena Curtoni, 18/a: la valtellinese aveva l'obbligo di sfruttare l'opportunità di un pettorale relativamente basso ed è stata molto brava a qualificarsi e a condurre in porto una gara più che discreta, impreziosita dal 10/o tempo della seconda frazione, e dopo il 16/o posto di St.Moritz questo è il suo secondo miglior risultato in carriera nella specialità.
Domani le azzurre sono chiamate al riscatto in slalom, sempre in nottura, con prima manche alle ore 16. In gara: Irene Curtoni, Manuela Moelgg, Chiara Costazza, Nicole Gius, Elena Curtoni, Lisa Agerer.