CE: Hargin ancora a segno sull'Alloch; 3/o Deville
di Luca Perenzoni
C'è uno strano legame che congiunge l'Alloch di Pozza di Fassa agli slalomisti svedesi. In undici edizioni di slalom di Coppa Europa, ben sette volte il successo è andato ai gialloblù scandinavi che con l'odierno trionfo di Matthias Hargin vedono allungarsi a quota sei la striscia di vittorie consecutive.
Hargin, già vincitore ai piedi delle Dolomiti nel gennaio 2006 e nel dicembre 2008, ha confezionato il tris nella prima manche, chiusa con un vantaggio più che sensibile nei confronti di Markus Vogel (+0.72) e della coppia formata dal padrone di casa Stefano Gross e dal norvegese Henrik Kristoffersen, appaiati ad 1.34 con Cristian Deville undicesimo con 1.84 sul groppone. Gara finita? Quasi.
I sensibili ritardi non hanno condizionato i due fassani, anzi: Deville nella seconda frazione ha dimenticato gli errori della prima staccando il miglior tempo assoluto (con margine) e risalire fino ad un podio conquistato complice la minor brillantezza del norvegese (finirà settimo) e la prematura uscita di un Gross che ha affrontato la "sua" pista (abita a poche decine di metri di distanza) con il coltello tra i denti, alla "o la va o la spacca". Non è andata, ma l'uscita non fa male.
Cristian Deville ha invece finalmente trovato la chiave per domare l'Alloch: non è arrivata la vittoria, ma comunque un terzo posto che gli consente di sfatare quel tabù che voleva i due fassani mai capaci di sorridere sulla pista che ne ha segnato gli allenamenti sin dai primissimi anni di carriera. E la rimonta del Devil alla fine ha messo paura anche ai due leader: Hargin ha potuto gestire, mantenendo alla fine solo 34 centesimi di vantaggio sul finanziere di Moena, con Vogel nel mezzo distaccato di 0.23 dal vincitore. Quarto l'inglese Dadid Ryding, quinto il ventenne tirolese Manuel Feller seguito dallo svedese Calle Lindh, capace di risalire dalla 25ima piazza della prima manche.
Nulla da fare invece per gli altri azzurri: Tonetti e Ronci (ottima la sua prima frazione, 28imo con il 64) sono usciti nella manche decisiva mentre Patrick Thaler e Giuliano Razzoli (oltre a Nicole Gius) si sono limitati all'impegno da apripista. Ah, per l'emiliano è stata la prima uscita con i nuovi materiali: sci e scarponi firmati Fischer.