Tre domande a Stefi Demetz, DG Val Gardena
a cura della redazione
1. Domanda: Quali sono le novità di quest’anno?
Stefania Demetz: "Potrei dire che festeggiamo i nostri 45 anni di Coppa del Mondo in Val Gardena ringiovanendo.
Abbiamo, infatti, soprattutto novità per il nostro pubblico più giovane.
Innanzitutto una nuova veste dinamica del sito internet che integra anche i social network, per cui lo spettatore potrà essere egli stesso narratore dell'evento. L'area d'arrivo sarà wi-fi proprio per consentire a tutti di raccontare, postare, ricordare in diretta le proprie esperienze. I fan saranno sempre coinvolti nel fan festival, con un corteo che partirà dal centro di Santa Cristina e raggiungerà lo stadio poco prima della gara. La tifoseria è la spina dorsale dello stadio e il bello è che, a differenza di altri sport, è colorata, gioiosa e molto creativa. Grazie al festival a loro dedicato, siamo contenti di poter dire che i fan club sono oggi i veri amici della Saslong.
Capire le esigenze delle diverse categorie del nostro pubblico è un nostro dovere. Abbiamo cercato di interpretarne meglio le diverse esigenze anche dando nuovi nomi ai biglietti: Action, Just Enjoy, Feel Free, Platinum. Sono nomi che indicano diversi modi di godersi la Coppa del Mondo in Val Gardena. Non vanno dimenticate naturalmente le Gobbe del Cammello e la baita del cacciatore, la nicchia dei veri appassionati della Saslong.
2. D.: Come stanno procedendo i lavori?
SD: "Dopo i primi lavori a ottobre per montare le reti A, da lunedì le prime squadre sono scese in pista per l’allestimento di gara. La Saslong spa ha messo a disposizione il suo impianto di innevamento che ha già prodotto parecchia neve. Naturalmente le temperature devono scendere un po’, ma noi siamo sereni, sia perché le previsioni intravedono abbassamenti sufficienti, sia perché la tecnologia avanzata della società in pista è tale per cui bastano davvero pochi giorni per produrre molta neve. Lo scorso anno abbiamo battagliato e alla fine è stato il vento a metterci in ginocchio. Con lo sci si corrono questi rischi e nel nostro lavoro dobbiamo tenerne conto.
Anche gli altri settori sono in piena attività. La squadra cresce di giorno in giorno e l’atmosfera si fa sempre più da “Coppa del Mondooe. Lavoriamo un anno intero per arrivare a questo e le ultime settimane, per quanto molto frenetiche e stancanti, sono sempre le più intense, le più appassionanti.
3. D.: Quali sono i rapporti con le federazione?
S.D.: "Siamo molto soddisfatti perché finalmente la FISI è tornata ad essere la nostra casa. Grazie a Flavio Roda abbiamo iniziato a lavorare subito insieme. Anche alcune attività con gli altri organizzatori di Coppa del Mondo di sci alpino in Italia sono state molto importanti. Viviamo in un’epoca di grande crisi non solo economica, ma anche culturale. Cambiano i modi di relazionarsi e solo attraverso la condivisione, che è più che una semplice sinergia, è pensabile una crescita collettiva. Oggi non basta crescere da soli. Oggi bisogna crescere insieme.