Anche Aspen si inchina a Tina.Ottima Curtoni 5/a
di Matteo Pavesi
Dopo il trionfo di Soelden e il 4/o posto di Levi Tina Maze mette la firma anche sulla "Lower Ruthie's Run" di Aspen, vincendo il secondo gigante stagionale, portando così a 13 il numero dei sigilli in CdM, e a 250 punti la sua quota in classifica generale. La bella slovena non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi, ha cominciato la stagione come meglio non si sarebbe potuto, allargando ulteriormente il divario tra se e le dirette concorrenti, che oggi hanno raccolto nulla o quasi.
Leggera e precisa Tina ha dominato la prova grazie agli ottimi tempismi negli ingressi curva, rifilando alla fine 9 decimi a Kathrin Zettel, ma arrivando ad avere anche 1"3 di vantaggio sulla austriaca.
Un dominio che dal muro del Rettenbach passa per la "Black" di Levi per arrivare alla pista odierna, piuttosto difficile e fisicamente molto impegnativa, con una visibilità piatta che nella seconda frazione ha disturbato non poco le atlete.
A Tina e al compagno-coach Andrea Massi si sono aggiunti negli anni il bergamasco Livio Magoni nei panni dell'allenatore e lo skiman Andrea Vianello che ha portato la sua esperienza (Tomba, Rocca, Mancuso) al servizio delle lamine della slovena.
Per arrivare all'obiettivo dichiarato, la Sfera di Cristallo, Tina sapeva di dover fare i conti principalmente con Lindsey Vonn e Maria Riesch, ma le due "superpotenze" del Circo Rosa stanno facendo segnare alcuni passaggi a vuoto: la tedesca oggi è scivolata durante la prima frazione; l'americana, è uscita a Soelden, ha saltato Levi, ed oggi durante la seconda manche ha perso tantissimo negli ultimi 25", arrivando stravolta al traguardo dove si è sdraidata per terra, perdendo 10 posizioni. Una Vonn a mezzo servizio, si sapeva, che quasi certamente salterà lo slalom di domani per presentarsi a Lake Louise settimana prossima con 10 punti dopo 4 gare. Pochi.
Seconda come a Soelden: dopo le ultime stagioni "a singhiozzo" Kathrin Zettel ha risolto i problemi fisici ed è tornata ad essere una delle grandi interpreti della specialità. Come lo è la tedesca Rebensburg: una manche con qualche sbavatura si può fare, due no, ed ecco che nella seconda Viktoria non sbaglia, recupera, e si ritrova sul podio, a ricordare a tutte che ha vinto lei le ultime due coppette di specialità.
E' una gioia rivedere il sorriso di Lara Gut, bravissima oggi a 2 decimi dal podio, solo 4 anni fa a Semmering aveva saputo fare meglio in questa specialità. Al traguardo esulta e ha ragione: è un'ottima prova per la ticinese che merita, per il suo talento, di essere li a lottare tra le migliori. E' una Lara diversa da un anno fa, la sua sciata parla per lei e i risultati stanno arrivando.
Quinta Irene Curtoni: risultato di per se ottimo, che segue il già buon 8/o posto di Soelden, rimane il rammarico perchè "Ieie" era arrivata ad avere mezzo secondo di vantaggio sulla Rebensburg a metà gara, sbagliando subito dopo in una curva verso destra, condotta tutta con lo sci interno in mezza acrobazia, che gli è costata non meno di 7 decimi. Dire che sarebbe stato podio sicuro può acuire il rammarico, ma siamo felice nel vedere quanto potenziale ci sia nella Valtellinese, che ha davvero fatto il passo giusto verso le grandi, aggredendo il tracciato con il giusto spirito. Irene c'è.
Tra le altre azzurre sorridono Nadia Fanchini 16/a e Sabrina Fanchini 22/a mentre dopo poche porte Denise Karbon perde aderenza e scivola: peccato davvero per la fatina di Castelrotto, un risultato tra le primissime era alla sua portata dopo il 7/o posto della prima manche.
Manu Moelgg esce nella prima, Elena Curtoni, Federica Brignone e Lisa Agerer non si qualificano per la seconda. Domani in programma lo slalom speciale, prima manche alle 18 ore italiana.