Giuliano Razzoli al Gran Premio Nuvolari a cura della redazione
E' nata nel 1965 e con il suo motore 3 cilindri in linea a due tempi può raggiungere i 140 km/h: è la DKW 1000 Sp Roadster, l'auto storica sulla quale il campione olimpico Giuliano Razzoli affronta oggi la 1/a tappa Mantova – Rimini della XXII edizione del Gran Premio Nuvolari in equipaggio con Sperangelo Bandera giornalista di Autocapital. Ecco Razzoli prima della partenza: "Sono un appassionato di auto sportive e questo è il mio debutto alla guida di auto d'epoca: grazie all'invito di Audi ho la possibilità di partecipare a questa edizione del G.P. Nuvolari. Quest'anno la gara ha un significato ancor più profondo visto che passeremo con le auto attraverso le zone colpite dal sisma dei mesi scorsi: sono convinto che questo sia un gesto importante per le popolazioni di quelle terre ed uno stimolo per il pubblico a non dimenticare quanto è accaduto..." La kermesse automobilistica organizzata dal 21 al 23 settembre 2012 da Mantova Corse, in collaborazione col Museo Tazio Nuvolari e l'Automobile Club Mantova, è una manifestazione internazionale di regolarità tra le più prestigiose del mondo, riservata alle auto storiche. Quest'anno i 1000 km della gara (con quattro passaggi in autodromo e due in notturna) vedono la massiccia partecipazione anche di equipaggi stranieri: i percorsi sono stati pianificati per permettere alle 300 vetture sportive d'epoca di passare nei paesi dell'Emilia e della Lombardia colpiti dal sisma, su espressa richiesta degli amministratori di queste terre al fine di tenere sempre viva l'attenzione dell'opinione pubblica e dei mass media. Razzoli e Bandera a bordo dell'affascinante auto storica sono partiti alle ore 14.20 da Piazza Sordello di Mantova alla volta di Rimini dove arriveranno verso le ore 22: domani il giornalista proseguirà la gara con il suo navigatore mentre Giuliano Razzoli tornerà alla sua preparazione in attesa dell'inizio della stagione 2012/2013. Lunedì il campione olimpico partirà per una seduta di allenamento con la squadra sul ghiacciaio austriaco di Hintertux.