Sochi: tensione tra Russia e Georgia a cura della redazione
Giovedì scorso le agenzia hanno pubblicato una notizia preoccupante: Mosca ha sventato un attentato pianificato dai servizi segreti georgiani sulla città di Sochi. Il gruppo avrebbe agito in collaborazione con Doku Umarov, capo dei ribelli islamisti ceceni e da anni ricercato dai russi. Umarov avrebbe coordinato la preparazione degli attentati, e i servizi di sicurezza russi hanno scoperto un arsenale di missili, esplosivi e lanciagranate. Sono stati arrestati tre militanti di un gruppo terrorista che opera in Abkhazia, regione che fa parte formalmente della Georgia, pur essendosi proclamata indipendente, e che confina con il Territorio di Krasnodar, di cui fa parte Sochi; sempre secondo le agenzie russe il piano era di trasferire le armi a Sochi per compiere attentati prima e durante i giochi. Sempre a proposito di Sochi il rieletto presidente Vladimir Putin ha tenuto una riunione per riportare l'attenzione sui lavori, sul rispetto dei tempi e dei preventivi: "Voglio ricordare ai rappresentanti degli organi di poteri e ai proprietari delle aziende private che, quando abbiamo iniziato la costruzione degli impianti, avevo chiesto a tutti di valutare le proprie forze e le proprie possibilità prima di prendere la decisione sul proprio coinvolgimento nel progetto olimpico. Ritengo quindi che siano state decisioni responsabili, per tanto dico che tutti gli impegni devono essere mantenuti in tempo e rispettando i prezzi concordati in precedenza." Un messaggio chiaro da parte di Putin: massimo impegno e massima cura nell'organizzazione.