FIS e Dainese al lavoro sulla sicurezza di Matteo Pavesi
Un anno fa abbiamo parlato dell'accordo tra FIS e Dainese per lo sviluppo di un sistema di airbag per sciatori, erano passati pochi giorni dalla tappa di Kitz e dal tremendo incidente di Grugger. In quel momento il progetto era nella fase di raccolta dati, operazione fondamentale per definire l'algoritmo che comanda l'apertura dell'airbag. Questa infatti è tra le principali differenze con il motociclismo, dove le dinamiche di attivazione sono già "tarate". Domani a Kitzbuehel saranno presentati i primi risultati di questi esperimenti: una scelta non casuale, quella della Streif, visto l'alone di mito che porta con se il tracciato austriaco e l'incredibile interesse mediatico che catalizza. Kristian Ghedina, testimonial storico di Dainese e primo a introdurre in Coppa il paraschiena, scenderà sulla Streif con Aksel Lund Svindal per raccogliere nuovi dati e dare visibilità al progetto. L'obiettivo ultimo non è cambiato: Sochi 2014, così come ha chiesto il presidente della FIS GianFranco Kasper, che ha fortemente voluto la partnership con l'azienda italiana. Nel corso delle prove che hanno preceduto le recenti tappe di Bormio e Wengen gli azzurri Werner Heel, Christof Innerhofer, Hagen Patscheider, Matteo Marsaglia e Andrea Ravelli oltre a Aksel Lund Svindal, Erik Guay e Jan Hudec hanno testato dei paraschiena che registrano tutti i movimenti (rotazione sui 3 assi e accelerazioni).
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