Bormio: Stelvio pronta al 15%, ma siamo fiduciosi a cura della redazione
(comunicato stampa) La situazione di grande anomalia che sta colpendo l’arco alpino ha già sconvolto il calendario di Coppa del Mondo obbligando i francesi della Val d'Isere ad annullare le 4 gare in programma, mentre la Val Gardena, che ospiterà due prove veloci il 16 e 17 dicembre, è ormai a buon punto grazie all’innevamento artificiale. Saranno proprio i cannoni, una volta di più, a salvare la Stelvio.
Pasquale Canclini, direttore tecnico della Società Impianti di Bormio è fiducioso: "ci siamo già trovati in situazioni analoghe in passato, ma l'impianto che abbiamo a disposizione è pronto e le riserve d'acqua sono molto più che sufficienti. Ora – confessa l'Ingegner Canclini – serve solo un po' di freddo".
40 anni, nato in Valdisotto, Canclini ha trasformato la sua passione in lavoro. Produrre neve è una filosofia di vita: "ho iniziato prestissimo, è vero! A undici anni ho 'sparato' un po' di neve in casa con acqua, compressore, e la pistola della vernice a spruzzo, dopo aver provato anche con il filtro della caffettiera. Ora, però, ho strumenti tecnologici straordinari ed avanzati. E' tutto touch...con un click accendo un cannone, o ne regolo un altro. Abbiamo tutto sotto controllo".
Tre chilometri e mezzo di pista da innevare non saranno uno scherzo."Per innevare la Stelvio interamente – continua Canclini - abbiamo bisogno di circa 100.000m3 di neve. Ad oggi siamo riusciti a produrne circa 20.000. La FIS vuole un buon innevamento e uno spessore del manto di circa 35/40 centimetri. Abbiamo 20 lance ad alta pressione e 21 cannoni a bassa pronti sull'intero sviluppo della pista. Oggi portiamo verso la zona bassa della pista altri 5 cannoni. La potenza di fuoco è impressionante e l'impianto della TechnoAlpin è straordinariamente efficiente, ma senza freddo intenso ci vorrà un bel po' di lavoro e di pazienza".
Il freddo 'invernale' dovrebbe raggiungere le Alpi verso l'8-10 di dicembre, e non sono previste grosse nevicate. Da quel momento al controllo della FIS, previsto per il 16 dicembre, ogni minuto sarà prezioso. "Pensate che a -10o un cannone spara circa 50m3 di neve all'ora – prosegue l’Ingegnere – , ma a -1o se ne producono 5...Con temperature intorno ai -10o la pista può essere innevata in soli sette giorni. Senza impianti di innevamento – conclude – l'Ingegner Canclini – non esistono stazioni di alto livello. I nostri vecchi dicevano 'sotto la neve pane' spiegando che la neve dava rifugio ai semi delle colture e permetteva che venissero protetti dalle gelate e potessero essere pronti per il risveglio primaverile. Ora diciamo 'sopra le neve pane' perché senza neve non c'è industria turistica, non c'è lavoro".
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