Ligety comanda la prima manche a Beaver Creek di Vittorio Savio
L'uomo da battere in gigante e sempre lui: Ted Ligety. Lo statunitense – vincitore a Soelden a metà ottobre - detta legge anche nella prima manche, del secondo gigante della stagione in corso a Beaver Creek, chiusa con il tempo di 1.18.53. Alle sue spalle gli tengono testa l'austriaco Marcel Hirscher - staccato di soli 21 centesimi – e un sorprendente norvegese Leif Kristian Haugen (+0.37). Quarto tempo per un ritrovato Benjamin Raich a +0.53, mentre quinto conclude un'altra sorpresa della giornata, il tedesco Fritz Dopfer. Tra i top10 anche Jansrud, Richard, Schoerghofer, Pinturault e Fanara.
Sprazzi di sole e nevischio nella zona d'arrivo della Birds of Prey per un tracciato sempre molto impegnativo (si parte dai 3.100 metri di altitudine), difficile, molto veloce, con neve compatta – nella notte sono caduti 15 cm di neve fresca - ma non ghiacciata. Le condizioni non certo ideali per gli azzurri: Simoncelli, il migliore, chiude in 16/a posizione (+1.31), Giovanni Borsotti (25/o) a +1.77, Moelgg più attardato (28/o) a +1.97, dietro di lui Blardone (30/o) – l'unico a partire ancora tra i primi 15 – che accusa però un ritardo di oltre due secondi (+2.07). Fuori da trenta finiscono oltre ai nostri Eisath, Ploner e Innerhofer, anche pezzi da novanta come Kostelic e Miller.Seconda manche in programma alle ore 20.45.
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