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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 12:43:16
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Carissimi, non so se sia il posto giusto per questa discussione, ma visto che la stagione volge al termine la provo a postare, consapevole che ci sono diversi allenatori e gentiori presenti e interessati e scusandomi con chi magari ritiene la discussione fuori tema (se ci pensate bene però non è detto che lo sia).
Il tema è il seguente: come conciliare la scuola dei figli con lo sci agonistico ?
Mi spiego: se uno oggi ha un figlio nella categoria cuccioli o peggio ancora ragazzi o allievi e vuole agevolare la sua passione e fargli fare un percorso agonistico che magari può arrivare anche a far diventare suo figlio un atleta di interesse nazionale deve barcamenarsi con assenze per gara, assenze per allenamenti, compiti che vanno recuperati etc etc.
Risultato: o ci si trasferisce con la famiglia in montagna, o si abbandona il ragazzo adolescente alle "cure" di uno ski college (che spesso nel tempo libero significa girovagare nella hall di uno squallido alberghetto) o non se ne viene fuori e si rinuncia a 15 anni a proseguire.
Voi come fate (o come fareste) ?
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simoski
Agonista
Lombardia
2132 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 13:13:39
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bella discussione.. non è così semplice, dipende da famiglia a famiglia.. quando era il momento di scegliere la scuola superiore ero indeciso anche io se iscrivermi allo ski college (nel mio caso sarei andato a bormio) oppure in un'altra scuola, e poi sia per i genitori che per altre scelte ho deciso di scegliere una scuola a 5 minuti da casa.. le assenza per gli allenamenti iniziano a pesare, se poi a 16, 17 anni sei forte le assenza si moltiplicano, inizi a girare l'italia e l'europa, dici ciao agli amici e quando i tuoi compagni vanno a fare la gita di 4 o 5 giorni tu stai a scuola a recuperare verifiche e interrogazioni.. oltre a essere supportato dai genitori, un ragazzo che sceglie di fare questa vita dev'esserci di testa e deve avere al proprio fianco allenatori seri, che in certi casi facciano anche da genitori.. è anche per questi problemi che la maggior parte degli atleti che entrano nel giro nazionale è gente di montagna, tante assenza non le fai perchè riesci a allenarti il pomeriggio, al posto di giocare a calcetto a educazione fisica vai a sciare..
se il figlio ha la testa sulle spalle e si impegna anche nella scuola (e i prof non rompono troppo per le assenze) si può evitare lo ski college, se poi già a 14 anni si vede che è un mostro di bravura allora lo ski college è la via consigliata..
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Kicca
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
10879 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 15:21:40
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eh argomento spinoso! si dice sempre che in Italia non c'è cultura sportiva ed è cosi, per cui chi pratica sport è spesso malvisto dai professori I problemi iniziano alle superiori, prima si riesce a conciliare il tutto! C'è chi ha abbandonato la scuola per lo sci ma non è certo la strada giusta anzi.. la scuola e la cultura devon venire prima però la scuola dovrebbe andare incontro ai ragazzi-atleti!!! Ci sono gli skicollege ma non tutti son ancora strutturati per bene e son pochi!!! E se uno si trova lontano da questi centri diventa davvero difficile per la famiglia fare una scelta!!! Anche se c'è chi ha il coraggio di fare scelte davvero importanti..ad esempio pensate che 2 fratelli di 14 e 16 anni della Toscana hanno scelto lo skicollege di Bormio (che poi non è un college..è solo un liceo sportivo!! anche in sto caso ci sarebbe da migliorare la struttura) e stanno tutto l'anno presso la mia famiglia (abbiamo appartamenti) da soli!! E cosi vanno a scuola e sciano, fan gare! I genitori non posson salire ogni weekend e ci vuole una grandissima fiducia!!!!!!! io non riuscirei mai ad esempio a fare una scelta del genere!!! |
Modificato da - Kicca in data 25 mar 2010 15:23:33 |
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simoski
Agonista
Lombardia
2132 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 16:00:17
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esatto kicca.. quello di bormio andrebbe un pò rivisto come ski college, mentre altri sembrano funzionare bene..
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bicco
Cristiania
Lombardia
872 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 17:34:14
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Fino alla categoria allievi secondo me non ci sono grossi problemi, uno/a bravo tra gare allenamenti perde circa 40 gg di scuola facendo regionali topolino pinocchio e Italiani, passando poi ai giovani cominciano i problemi. Troppe gare, troppe trasferte e soprattutto troppi soldi. La soluzione???? Sinceramente non saprei ed è un po che la cerco. Sono arrivato alla conclusione che ogni caso va affrontato in maniera diversa a seconda della bravura dell'atleta, alle disponibilità della famiglia, al luogo dove si vive ecc. ecc. |
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seba92r
Sono Azzurro di Sci
Umbria
6390 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 17:58:07
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in merito a questa discussione vorrei riportare la mia esperienza. abito a gubbio, che dista almeno 2 ore da una pista da sci, 6-7 da quelle decenti. spinto dai maestri che prendevo in settimana bianca, all'età di 15 anni (primo anno giovani), ho provato a fare un esperienza simile, cioè mi sono trasferito per una stagione invernale a cortina, l'unico posto del superski che ha le strutture per poter fare una cosa simile. essendo in 2o superiore, la mole di studio si faceva sentire e, oltre alle molte assenze per gare (anche se in montagna non ci fanno molto caso, dato che nei we la scuola si svuota praticamente) il problema più spinoso è quello riguardante i programmi; infatti non ero allo stesso livello dei miei compagni e trovavo molte difficoltà nel seguire. finita la stagione e tornato a casa si è presentato lo stesso problema, dato che per 3 mesi avevo studiato altro rispetto alla mia classe e mi ero perso buona parte del programma,così sono arrivato a giugno senza aver capito cosa avevo studiato durante tutto l'anno (come averlo perso dunque). vista la situazione i miei genitori hanno reputato una cosa non saggia quella di farmi ripetere l'esperienza l'anno successivo, dato che non avrebbero accettato di farmi perdere un altro anno. quindi, se dal punto di vista scolastico non c'è differenza, andare in ski-college non è male affatto, dato che, sotto il piano sportivo, l'esperienza è stata molto utile.
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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 19:13:47
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Penavo di aver postato una discussione banale o eccessivamente personale e invece vedo che il problema c'è e le soluzioni non sono ancora state trovate.
O meglio non ce n'è una ottimale a meno che uno non abiti a meno di mezz'ora dalle piste.
Diversamente infatti le diverse alternative sono: a) uno va a uno ski college e può sciare come i "montanari". Con lo svantaggio però che la famiglia se la/lo dimentica, bighellona nel tempo libero in strutture come noto un po' "carenti" sotto il profilo dell'affetto e della disciplina che si richiede nell'adolescenza e la preparazione scolastica non è certamente tale da farti entrare a Harvard b) uno rimane a scuola dove abita, assieme alla sua famiglia, ma deve aver la fortuna di avere professori comprensivi, scuole col sabato libero e una grandissima forza di volontà ed intelligenza per compensare in 150 giorni quello che i suoi compagni fanno in 200 c) le vittorie nelle categorie cuccioli e ragazzi rimangono un gioco giovanile e quando uno va alle superiori smette di sciare anche se poteva diventare un nuovo Tomba o Razzoli. Come vedete una soluzione vincente non vien fuori: e poi ci si domanda perchè gli svizzeri e gli austriaci ci danno sistematicamente la paga in coppa del mondo e alle olimpiadi...
Chiedo: che voi sappiate c'è mai stata un'iniziativa della FISI finalizzata ad agevolare gli studenti sciatori delle scuole superiori del tipo accordo quadro col Ministero dell'Istruzione secondo cui i tesserati di interesse di regionale (ad es. i primi 30) sono autorizzati e giustificati dalla Federazione a fare "non più di 40 giorni di assenza per partecipazione a gare e allenamenti" ed a recuperare i programmi soffermandosi magari 10 giorni in più prima dell'inizio e/o dopo la fine delle scuole? Questo risolverebbe la vita a mnolti genitori che devono andare a pietire la comprensione di professori/esse spesso assolutamente antisportive.
Che ne pensate genitori e/o allenatori ? se è una buona idea magari il movimento di Fantaski può muovere qualcosa... |
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CornoalleScaleForever
Sono Azzurro di Sci
FantaOrganizzatore
Emilia Romagna
7340 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 19:29:21
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| giogio ha scritto: Chiedo: che voi sappiate c'è mai stata un'iniziativa della FISI finalizzata ad agevolare gli studenti sciatori delle scuole superiori del tipo accordo quadro col Ministero dell'Istruzione secondo cui i tesserati di interesse di regionale (ad es. i primi 30) sono autorizzati e giustificati dalla Federazione a fare "non più di 40 giorni di assenza per partecipazione a gare e allenamenti" ed a recuperare i programmi soffermandosi magari 10 giorni in più prima dell'inizio e/o dopo la fine delle scuole? Questo risolverebbe la vita a molti genitori che devono andare a pietire la comprensione di professori/esse spesso assolutamente antisportive.
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A mio modestissimo parere, questa è una soluzione che bada all'aspetto "formale" e non invece all'aspetto sostanziale. Anche se trovi chi ti giustifica l'assenza del ragazzo, questo magari risolve il problema - appunto - della sola forma o, in altri termini, "burocratica", ma non ti risolve il problema "sostanziale" che sta nel garantire al ragazzo non solo di potersi assentare dalle lezioni, ma anche - E SOPRATTUTTO - di TRARRE PROFITTO DALLE LEZIONI SCOLASTICHE. Se io mando un figlio al liceo, è ragionevole che io ambisca a che il ragazzo, alla fine dell'anno, abbia svolto, e assimilato, il programma. Altrimenti alla fine del corso di studi il diploma si risolve in un semplice "pezzo di carta" e l'esperienza della scuola superiore (che, a mio parere, dalò punto di vista formativo, è quella che più conta nella strutturazione culturale e di metodo di una persona) si risolve in cinque anni di tempo perso.
Come fare per salvare capra e cavoli? Difficile a dirsi .... Qualcuno ci prova. Ad esempio, lo Ski College di Pievepelago (MO), che si appogggia ad un liceo scientifico paritario (e quindi privato), struttura l'anno scolastico in tre periodi: periodo autunnale, periodo invernale e periodo primaverile. Durante i periodi autunnale e primaverile si fanno molte più ore di studio rispetto a quelle del programma. Nel periodo invernale non dico che si scii solo, ma quasi. Insomma, un programma tendenzialmente ritagliato addosso ai giovani atleti che intendono proseguire in modo intenso la loro attività agonistica nel settore dello sci alpino (sulle piste del Cimone e dell'Abetone) e dello sci nordico. Ovviamente, chi abita in città deve scegliere la soluzione del convitto.
Ma vale proprio la pena lasciare i figli lontani da casa durante l'adolescenza, quando tanto bisogno ci sarebbe della vicinanza e del consiglio dei genitori?
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Modificato da - CornoalleScaleForever in data 25 mar 2010 19:30:24 |
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23626 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 22:34:43
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a questo proposito lancio la provocazione: siamo così sicuri che sia così deleterio mandare i ragazzi lontano dalla famiglia per un certo periodo di tempo? sarebbe un'ottima occasione per crescere..... |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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bodetasso
Cristiania
Lazio
900 Messaggi |
Inserito il - 25 mar 2010 : 23:03:00
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| Kicca ha scritto:
pensate che 2 fratelli di 14 e 16 anni della Toscana hanno scelto lo skicollege di Bormio (che poi non è un college..è solo un liceo sportivo!! anche in sto caso ci sarebbe da migliorare la struttura) e stanno tutto l'anno presso la mia famiglia (abbiamo appartamenti) da soli!!
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Io gia' mi immagino... CAOS piu totale |
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magimail
Pronto per il Comitato
Veneto
2816 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 01:19:05
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Io di ski college seri,ma che funziano veramente, non per darti una patacca che poi non ha valore, ne conosco due: quello di Malles( che proprio da quest'anno ha "aperto" anche ai ragazzi non di madre lingua tedesca), e il Bachmann di Tarvisio. Si scia, ma anche si studia davvero. Certo non saremo ami all'altezza di quelli Austriaci (dove ha studiato anche Ghedina), che sono sul modello Campus Americano. E da dove gli sciatori escono atleti ma anche manager di se' stessi. Tra tutti gli interventi postati, mi colpiscono tre: Kicca, che dal suo status famigliare so essere ben dentro all'agonismo,e pure ha forti dubbi sulla "spremitura" dei ragazzi, Casf, che ho gia' avuto modo di intuire per discussioni passate pone grande attenzione alla crescita dei suoi ragazzi, e Brunodalla, che con il suo intervento mi colpisce più di tutti.... Perchè in questo mondo di Bamboccioni (lo so, lo so, copio Brunetta..., son di destra...), che non riesci a mandare fuori dalle ,fuori di casa, forse una sana , seria e ben motivata aria di distacco famigliare potrebbe servire a tanto....A crescere, a diventare "omeni".... Recentissimamente , per questioni di lavoro, ho avuto modo di interagire con un laureato, di 39 anni, impostomi dal babbo amministratore delegato, che francamente non scambierei mai e poi mai con mio nipote diciottenne......Una mente da "bocia" in un corpo da padre di famiglia (ovviamente, vive in casa con la "mammetta" che lo coccola e lo adora....). Forse un buon insegnamento dai popoli anglosassoni o nordici ci farebbe veramente bene!!!! Ora finisco per attirarmi le ire di molti: perchè abbiamo abolito il servizio militare? Due, tre mesi di disciplina,non di più, quello che ne' la scuola ne' genitori mosci riescono più a dare???... |
Mauro B. |
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23626 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 11:11:04
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concordo col post qui sopra di magi, ed è proprio il senso di quello che volveo dire lanciando la provocazione. qui possiamo fare un riassunto delle discussioni sullo sci giovanile, sugli austriaci che cambiano toni giger, sui nostri sciatori che vanno solo sul ghiaccio e sul difficile. sembrano tre argomenti lontani, ma io credo invece che siano tre argomenti che si concatenano fra di loro. e prendo spunto anche dalla mia esperienza personale, di quattordicenne che si è trovato a crescere da solo. a me è successo così, e riguardando indietro credo che mi abbia fatto crescere molto. io sono più che convinto che a 13-14 anni la base ce l'hai, l'hai sviluppata o te l'hanno già data (la famiglia, la scuola e quello che volete), da lì in poi, con la tua base già formata di carattere, sviluppi il resto e vai avanti. farlo da soli, senza essere, come dice magi, "bamboccioni" può solo essere un valore aggiunto....se ce la fai, ma è anche un modo per fare selezione, solo i più bravi e più adatti vanno avanti, gli altri faranno altro e si ridimensioneranno. certo, per fare questo ci vuogliono anche le strutture, che in austria hanno e che da noi si contano sulle dita di una mano, come apprendo da magi. e anche la questione che pone giogio, cioè quella delle iniziative della fisi in tal senso, è importante: io l'ho sempre letta in tutti i programmi pre-elettorali quando c'è da rinnovare le cariche (anche negli ultimi di questi giorni) ma poi....... |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37290 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 11:58:15
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Domande che resteranno tutte senza risposta...abbiamo tanto arco alpino ma il resto dell'Italia è al sole in mezzo al mare, non si può pensare a un interesse reale verso la problematica di chi vuol sciare e studiare come un Austriaco o uno Svizzero. Dice giusto Magi riguardo a Malles e Tarvisio...però Malles era sede di una caserma puntiva degli alpini (una volta almeno..c'è stato un mio amico) non so se ci siete mai stati...penserete mai che un Milanese, Bolognese o chi vi pare si trasferisca a Malles a 13 anni per sciare? Non è questione di essere paese di mammoni...ci vuole anche un pò di realismo.. A un certo punto anche con Cami abbiamo pensato di provare a fare un anno a Bormio...ma come sottintende anche Kicca non è il massimo quella struttura..che ci frega di tutto lo sbattimento per far delle gare. Stabilire i motivi per cui non ci sono le strutture di altri paesi alpini non può che diventare un discorso politico, di fondi alle regioni, riforme scolastichei e le solite palle. Il problema in ogni caso mentre una volta riguardava solo i "cittadini" ora coinvolge parecchio i montanari...mentre una volta era dato per scontato che non studiassero al giorno d'oggi non ti lasciano vivere in pace da ignorante nemmeno in montagna, di conseguenza si dedicano meno allo sci, quasi con meno impegno dei cittadini non avendo quel bisogno di evadere dei sciùscianebia.. |
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FantaAleMac
Cristiania
Veneto
782 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 12:08:10
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Franz ha centrato in pieno il problema. Un po' di sana autocritica da parte dei genitori, no è?! Tutti sognano il figlio campione olimpico di sci, laureato ad Harvard e premio nobel per la fisica o l'economia. Risultato?! Se la godono i "narcos".... (mi sono spiegato?!)
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magimail
Pronto per il Comitato
Veneto
2816 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 15:28:49
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Come direbbe Tex Willer: "Sante parole, Pard....".
Franz: ".....al giorno d'oggi non ti lasciano vivere in pace da ignorante nemmeno in montagna...." Purtroppo hai ragione anche su questo. (L'altra sera in una discussione sorta a pancia piena e percio' senza brame di assoluto, un mio amico se ne è uscito con un "....ma perchè qui nel Veneto, uno che non ha i soldi deve per forza essere un cretino?..." ). |
Mauro B. |
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Kicca
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
10879 Messaggi |
Inserito il - 26 mar 2010 : 16:18:09
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| bodetasso ha scritto:
| Kicca ha scritto:
pensate che 2 fratelli di 14 e 16 anni della Toscana hanno scelto lo skicollege di Bormio (che poi non è un college..è solo un liceo sportivo!! anche in sto caso ci sarebbe da migliorare la struttura) e stanno tutto l'anno presso la mia famiglia (abbiamo appartamenti) da soli!!
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Io gia' mi immagino... CAOS piu totale
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come disordine si (ogni tanto va mia mamma a controllare) però c'è da dire che son abbastanza diligenti e responsabili! e come dice Bruno forse è un'ottima occasione per crescere! difatti son molto più maturi di ragazzi della loro età!!! Certo i miei spesso li riprendono perchè non fan ginnastica o non preparan gli sci o stan più su facebook che sui libri...però non possono far loro da balia al posto dei genitori!! Ma i genitori anche se distanti son abbastanza presenti e riescono a farli rigar dritto. Magari crescendo "peggiorano" e voglion fare di più quel che vogliono..ma per ora son abbastanza bravi, spesso si preparano da mangiare da soli, si devono organizzare ecc...insomma maturano. Mio fratello ha la stessa età e non sarebbe in grado di star via di casa come loro!!! Poi non dico sia la cosa giusta..io non lo farei..però ognuno fa le sue scelte, vedremo col tempo se è stata una cosa giusta
Concordo abbastanza col post di Magi e Bruno ma io penso non riuscirei a mandar un figlio lontano da solo a quell'età!! anche mio papà è stato via a studiare già dalle medie (quindi 11-12 anni) in un collegio a Barzio..!! Concordo sul college di Malles..lo portano sempre a paragone quando parlano di rivedere il sistema di Bormio!! |
Modificato da - Kicca in data 26 mar 2010 16:27:07 |
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