Dada Merighetti: "Pronta per Vancouver!" a cura della redazione
Un'Olimpiade è un'Olimpiade. In qualunque modo tu la viva, ti da sempre emozioni indescrivibili, che ognuno assapora a proprio modo. Ma soprattutto racchiude per tutti un sogno: vincere una medaglia.
La discesista bresciana Dada Merighetti, alla sua seconda partecipazione olimpica , inizia da qui a raccontare i pensieri, le emozioni e gli obiettivi che l'accompagnano verso questa esperienza.
"Sicuramente sarà un'esperienza bellissima, me lo sento. Sono davvero carica! Arriviamo a Vancouver il 5 pomeriggio e dormiremo lì una notte, spero di poter stare in città almeno fino al 6 sera. Vancouver è bellissima, ci sono stata 2 anni fa e avevamo trascorso una bellissima giornata in giro per la città. Quindi il 7 saremo sicuramente al VILLAGGIO OLIMPICO DI WHISTLER! A Sestriere 4 anni fa purtroppo non eravamo al villaggio olimpico ma in hotel, e non abbiamo vissuto per niente quello che si chiama "lo spirito olimpico". Là sicuramente sarà molto più emozionante, incontreremo un sacco di gente e interagiremo con atleti di diverse discipline. Anche questo è un fattore che personalmente mi da carica"
"Cosa mi aspetto dalle gare? Beh, inizierò il 14 con la Supercombinata: quest'anno nelle supercombinate sono uscita in discesa a Val d'Isere e a ST.Moritz ho sbagliato nel superg anche se poi ho fatto una bella manche di slalom ma ho raccolto pochi punti. Nonostante ciò sono convinta che posso fare una bella gara: discesa e slalom sono le discipline che mi si addicono di più in questo periodo. Per cui so che posso essere nelle 10. Il 17 sarà il giorno della discesa: in questa stagione ho trovato una buona continuità. La pista di Whistler mi piace, 2 anni fa ero arrivata 17a ma ero ferma da 3 settimane a causa della sublussazione alla spalla, altrimenti avrei potuto fare una gara migliore. In discesa sono da top10, e se non sbaglio niente e la giornata è quella giusta posso essere anche più avanti! Le carte in regola le ho: sono nella top10 della classifica mondiale in libera. Sono a posto e in forma. Il risultato può venire. Lo aspetto. Poi il 20 ci sarà il superg: quest'anno, più degli altri anni, fatico a trovare la sciata giusta per poter essere davanti come in discesa. L'anno scorso sono arrivata 13a a Garmisch, quindi le possibilità le ho, come sempre darò il massimo! Bisognerà lasciare da parte l'emozione "da olimpiade" e pensare che sono gare come tutte e altre! Del resto è così, è come una gara di Coppa del Mondo. Cambia solo il "giorno dopo".
Ora che Nadia Fanchini purtroppo ha dato forfait, Daniela risulta, classifica alla mano, la migliore donna jet italiana..." non sento tutta questa responsabilità. O meglio, so che inevitabilmente essendo stata la più continuativa ora molta attenzione sarà risposta su di me, ma questo responsabilità non deve essere negativa, ma positiva. Anche la Recchia ha fatto un sesto posto come me. Sicuramente mancherà Nadia in squadra, perchè lei è la più forte del gruppo, e se hai qualcuno davanti che traina anche tu cerchi di arrivare a fare il risultato. Io in gara non sento troppo la tensione, per cui vado tranquilla, sono sempre carica al massimo in partenza! L'essere tranquilla è anche la mia forza. Cercherò di dare il massimo per la mia nazionale portando a casa un ottimo risultato."
Cosa manca per arrivare al podio? "Forse non dovrei commetter così tanti errori. Però è la mia natura, se non scendo al 100% rischio di tenere, di non mollare gli sci e di non essere veloce. In prova penso troppo e guardo le linee mentre in gara penso meno, faccio sì qualche errore ma alla fine sono veloce. E a Vancouver sappiamo l'importante sarà essere la più veloce".
Dada partirà per il Canada venerdì 5 febbraio assieme al gruppo delle discesiste.
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