La prima in slalom è della Riesch; 13/a Costazza di Vittorio Savio
Si inizia da dove c’eravamo lasciati: il duello Riesch, Vonn e Poutiainen. Anche in questa prima stagionale le tre fuori classe si sono divise il podio dello slalom speciale di Levi. In terra di Lapponia la Riesch che vestiva il pettorale rosso di leader – avendo vinto lo scorso anno la coppetta di specialità – ha fatto sua la prova precedendo di 8 centesimi Lindsey Vonn e relegando sul terzo gradino la padrona di casa Tanja Poutiainen. Nel freddo polare finlandese (-10 e 80 per cento di umidità) si perdono per strada le azzurre con la sola Costazza e Molegg tra le migliori trenta. Su una pista perfettamente preparata dagli organizzatori finlandesi e con l’unico neo dei fari accesi per illuminarla, il duello per la vittoria finale si è ristretto alle tre forti sciatrici che fanno così già la voce grossa per il duello in coppa. La Vonn dimostra ancora una volta di gradire la pista di Levi, dove lo scorso anno conquistò il primo successo in carriera in slalom, e crediamo che senza una leggera sbavatura nella tripla finale avrebbe potuto sicuramente fare il bis. La Riesch, dal canto suo, grazie anche ad una bella prima manche – chiusa con 22 centesimi di vantaggio sulla Vonn – nella seconda discesa è riuscita a tenere a bada il ritorno della dominatrice della coppa del mondo dello scorso anno. Alle loro spalle, staccata di oltre un secondo, la Poutiainen che con la sua sciata sempre regolare si è regalata questo primo podio stagionale e la momentanea leadership nella graduatoria generale dopo il successo di Soelden. Dietro questo terzetto da segnalare il quarto posto di Susanne Riesch, sorella di Maria, giovane emergente di una squadra tedesca – 7/a la Duerr e 9/a la Chmelar - che guarda già ai Mondiali del prossimo anno a Garmisch. Delusione per Anja Paerson, quarta al termine della prima prova. La svedese mentre stava viaggiando su buoni tempi si è irrigidita troppo che l'ha portata all'errore decisivo: mezza piroetta per lei, porta passata di spalle e gara terminata in fondo alla graduatoria. Ritorno positivo anche per le austriache orfane di Nicole Hosp. Marlies Schild al rientro in questa specialità dopo un lungo infortunio chiude sesta alle spalle della compagna di squadra Michaela Kirchgasser. E le azzurre? Ci consoliamo con il tredicesimo posto di Chiara Costazza. La poliziotta della Val di Fassa, al rientro dopo un anno di stop (rottura del tendine d’Achille), ha comunque dimostrato di avere già una buona condizione fisica, mentre deve trovare ancora il giusto feeling con le competizioni. Brava comunque Chiara a recuperare tredici posizioni dopo la prima manche su un tracciato che certo non esaltava le sue caratteristiche, soprattutto nella prima parte, troppo filante. Se la trentina può dirsi più che soddisfatta della sua prova, non può fare altrettanto Manuela Molegg. La finanziera di San Vigilio di Marebbe chiude con un 21/esimo posto non certo esaltante – a pari tempo con la statunitense Duke - che si aggiunge alla prova opaca negativa di Soelden. La Molegg è apparsa troppo contratta, segno che c’è ancora molto da lavorare. Fuori nel corso della prima manche, invece, Nicole Gius – inforcata in una doppia verticale – poco dopo l’intermedio. Per la portacolori dell’Esercito ancora problemi fisici ad un ginocchio che ne hanno determinato la non certo fortunata prova. Nello stesso punto è arrivata anche l’uscita di Denise Karbon che fino a quel punto aveva fatto vedere delle belle cose. La finanziera di Castelrotto si è fatta sorprendere – cosa insolita per lei – perdendo centralità sullo sci al cambio di pendenza all’inizio del primo muro. Problemi anche per le sorelle Curtoni: Irene con un errore nello stesso punto di Karbon e Gius che le ha fatto perdere il treno per le migliori trenta, mentre la 18enne Elena – al debutto in coppa – ha chiuso anticipatamente con la più classica delle inforcate. Per le azzurre la prova d’appello è però dietro l’angolo,tra poco meno di due settimane nello slalom di Aspen in Colorado.
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