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FantaskiNews
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Inserito il - 07 nov 2009 : 14:54:24
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Sci indoor e poca pendenza...manna per l'italiano? di Luca Perenzoni
Prendetela come una provocazione, ma nemmeno troppo, in fondo. Prendetela come uno spunto di riflessione, magari campato in aria e con poche effettive valenze tecniche ma...chi lo sa? Si parte da un presupposto oggettivo ed ovvero che nella grande maggioranza dei casi, in slalom e gigante soprattutto, il ritornello principale al termine delle prove degli azzurri (si generalizza per comodità e brevità, anche se andrebbero fatti i vari distinguo del caso) è sempre lo stesso "Ah, quel pianetto proprio non lo digerisco, prendo sempre vagonate di decimi lì e non capisco perchè". Sul perchè è forse meglio che parlino i tecnici, anche se gli indizi spesso e volentieri appaiono evidenti; ma forse un suggerimento che forse tale non è (non vorrete mica che tecnici, atleti e dirigenti non ci fossero arrivati da soli...) riguarda proprio la possibilità di sfruttare in maniera più massiccia questi impianti indoor, magari con sedute concentrate e più frequenti, studiando appositamente lo scorrimento degli sci nei tratti meno ripidi, spingendo il più possibile per migliorare questo settore che, tra i tanti, appare senza dubbio il più critico per lo sciatore italiano medio.
Proprio sui "piani", francesi e svizzeri (questi ultimi più al femminile) hanno saputo creare una supremazia abbastanza evidente e non è da escludersi che l'arrivo del tecnico Jacques Theolier (lo stesso che ha coltivato la crescita dei vari Grange, Lizeroux, Tissot) possa sensibilizzare maggiormente Casa Italia sotto simili aspetti. Certo, a vantaggio dei francesi è andata e va tutt'ora la possibilità di poter sfruttare l'impianto di Amneville, al pari degli altri principali (Amburgo, Laandgraaf, Neuss, Bottrop) decisamente lontani per gli atleti azzurri che per raggiungerli devono generalmente sobbarcarsi viaggi piuttosto impegnativi. Ma in attesa che anche l'Italia possa vedere l'arrivo di una simile struttura (naufragata l'idea del Trentino, pare possa trovare spazio nella vicina Lombardia) forse qualche considerazione in merito va fatta...
Ma allora.... discese di 30/40 secondi in pseudo piano, se opportunamente ripetute e studiate, possono servire a qualcosa? Ecco l'interrogativo...la risposta, ai tecnici. Ovviamente.
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humdrum
Sono Azzurro di Sci
Emilia Romagna
6998 Messaggi |
Inserito il - 07 nov 2009 : 18:37:26
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L'ho pensato per tutta la gara |
L'importante e'qualificarsi |
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mauri_63
Sequenza di curve di base
Lombardia
465 Messaggi |
Inserito il - 08 nov 2009 : 18:18:55
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beh in effetti la riflessione è interessante. E' indubbio che un allenamento indoor porti aspetti innovativi che devono essere esplorati. Non penso a sessioni di allenamento complete ma probabilmente concentrando le sedute di training su specifici aspetti(come già detto la scorrevolezza) si potrebbe ottenere qualche buon risultato. mi piacerebbe leggere le opinioni dei + tecnici. |
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lbrtg
Sono Azzurro di Sci
9859 Messaggi |
Inserito il - 08 nov 2009 : 18:25:21
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Io continuo a pensare che potrebbe essere utile per migliorare solamente la "scorrevolezza", probabilmente. Per il resto, una tristezza unica. |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37290 Messaggi |
Inserito il - 09 nov 2009 : 18:48:09
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Mah...slalom e gigante non sono la stessa cosa, non vedo lento Rocca o Razzoli sui piani, magari neve molle o ghiaccio sono un altro discorso. Quanto è dura negli impianti indoor? Marmo. Piuttosto è Inner che (per ora) se il pendio non è troppo difficile e senza buche va come un treno altrimenti ha qualche difficoltà. |
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