L'Associazione Maestri traccia il bilancio per il di Matteo Pavesi
L'Associazione Italiana Maestri di Sci (AMSI) ha tenuto l'annuale assemblea generale dei delegati nei giorni scorsi a Cavaion Veronese. Particolarmente importante la relazione del presidente dell'associazione, il cav.Dino Degaudenz, che ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa.
Riportiamo alcuni stralci particolarmente interessanti dell'intervento: "Le statistiche più attendibili dicono che il volume d'affari complessivo è, in media, calato del 9%. In particolare il settore noleggio, acquisto, lezioni di sci segnala un calo del 6%, mentre l'alberghiero ed extralberghiero ha un meno 13%; poi, intrattenimenti, bar, ristoranti un meno 14%. Ovviamente non ci facciamo illusioni, determinati comparti economici sono entrati in crisi con cali anche del 50%.(..) Dobbiamo cercare di proporre offerte diversificate, con una particolare attenzione verso al costo globale della vacanza neve. La stessa attenzione dovrebbe essere dedicata anche dalle società impianti, che indubbiamente nelle vacanze invernali sono decisamente un fattore che influisce nei bilanci complessivi. Ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte, cercare la diversificazione del prodotto e il contenimento per quanto possibile dei costi, rendere più divertente il rapporto con la Scuola Sci/ Snowboard e saper comunicare con efficacia. L'AMSI ha prodotto tutta una serie di documenti, con la speranza di trovare soluzioni opportune per cercare di tenere in piedi il sistema, cercando di dare risposte concrete ai nostri maestri, così come a quelli che nei prossimi anni si affacceranno a questa professione. Abbiamo studiato con attenzione cosa siamo oggi; come ci proponiamo al turista; quali sono le richieste del mercato turistico; come si sta evolvendo la domanda; quali sono le nostre carenze; come siamo organizzati sul territorio; quali tipi di carenze e di difficoltà vi possono essere all'interno delle Scuole Sci e Snowboard; che tipo di offerta proponiamo; quale è la domanda che dobbiamo soddisfare."
Sul tema della formazione: "(..)siamo in attesa di un primo vero passo concreto, che vada al di là delle parole... noi non imponiamo nulla: non diciamo si deve fare così! Ma abbiamo fatto delle proposte concrete e abbiamo tracciato delle strade da percorrere. Ad oggi, attendiamo un documento di contro analisi su cui confrontarci, serenamente e costruttivamente. Diamo uno taglio a beghe assurde e distruttive di una parte della categoria, impegniamo invece il nostro tempo con intelligenza per dare le opportune risposte ad una categoria ed a un settore cardine dell'intera economia legata alla montagna. Da parte nostra porte spalancate, tutta la disponibilità di tempo e di studio per trovare in armonia e collaborazione massima, le opportune soluzioni."
Sul tema della sicurezza in pista: "A livello parlamentare si discute se rendere per tutti obbligatorio il casco, già nel 2003 si è assistito ad una bagarre di disegni di Legge che ben poco avevano a che fare con la pratica dello sci. Mi auguro che non ci sia un ritorno di fiamma e che le nostre realtà, ai vari livelli, sappiano intervenire adeguatamente per non ingenerare un boomerang che risulti essere negativo nei confronti di tutto il settore. In questo auspico una concertazione fra noi, il Collegio Nazionale e FISI, magari anche con gli impianti di risalita, che nella estensione della Legge n.363 hanno avuto ed hanno un ruolo importante. Quello che chiediamo è che i maestri di sci e di snowboard spendano un po' di tempo nel corso delle lezioni per aspetti legati alla sicurezza e sul comportamento sulle piste da sci. I dati che ci arrivano dalle Forze di Polizia, per quanto attiene a questa stagione invernale, sono confortanti rispetto a casistiche precedenti, soprattutto per gli incidenti gravi."
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