Autore |
Discussione |
mattiash
Agonista
Lazio
2055 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 15:50:22
|
Davvero un bel post!A vete ricostruito tutta la storia della piastra!!! |
Avete visto gli occhi di NIKA?? Ma anche quelli della Fanchini non sono affatto male....Vola Camuna,vola! DROP THE DEBT!! |
|
|
Google Adsense
USA
Mountain View |
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 15:52:06
|
Citazione: Messaggio inserito da Toeloop
Citazione: Messaggio inserito da Carverman
Ci sono molti tipi di piastre, rialzi, simil-piastre .... e' complicato ... ti dico cio' che mi ricordo:
Carv, perche' non gli racconti dei "tuoi" rialzi che ti hanno persino fatto firmare una liberatoria quando te li hanno montati? Erano sotto ai salomon?
Parli del famoso trampoliere longobardo? Scherzo, ovvio. Ciao |
giò
VPAH
|
|
|
Nonno Paquito
Sono Azzurro di Sci
Estero
14021 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 16:00:07
|
Citazione: Messaggio inserito da FASSA
x il cornoallescale: non ho assolutamente presente a che tipo di elan ti stai riferendo, ma(e qui ci metto la mano sul fuoco)le linee di sci concepite per chi ha davvero bisogno di "pieghe" non penso proprio che prevedano "novità" come quella da te descritta.
per il nonno paquito: di piastre ti hanno già detto tutto, ora non ti resta che visitare www.vist.it,azienda leader di settore.sul sito trovi anche importatori e(se ben ricordo)rivenditori della spagna.
Grazie Fassa, ero arrivato alla web propio tramite la pagina dell'importatore in Spagna (che è anche dei Black Thunder, 5 - IX - 2004 http://www.fantaski.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1307&whichpage=4&SearchTerms=,black,thunder in "Prove di nuovi sci" |
Modificato da - Nonno Paquito in data 16 ott 2004 16:10:24 |
|
|
Nonno Paquito
Sono Azzurro di Sci
Estero
14021 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 16:11:56
|
Hola
Grazie a tutti per le spiegazioni tecniche e storiche
|
|
|
Carverman
Sequenza di curve di base
457 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 17:44:32
|
Citazione: Messaggio inserito da giò
Perchè "annegare" la piastra nela struttura e che vantaggi rispetto al sistema tradizionale. Credo che sia dovuto al fatto di mantenere delle buone performace dell'attrezzo diminuendone l'impegno fisico per il suo utilizzo. La perdita in altezza di un paio di mm rispetto al sistema tradizionale è compensata da uno sfruttamento della geometria più agevole (soprattutto se non si è un pò allenati fisicamente).
Se si vuole, invece, avere qualche "cavallo" in più, allora è meglio optare per tipi di piastra che non funzionino solo come antivibranti, ma ti restituiscono in modo pronto ed "esplosivo" l'energia impressa allo sci durante la curva(come una fionda caricata). Non solo, ma anche il sistema di ancoraggio ha la sua influenza su come percepisci il contatto sci-neve. Ad es. una piastra fissata anteriormente e posteriormente con viti ti darà una sensazione di maggiore stabilità dello sci sotto il piede, sarà forse più faticosa, ma se questo è quello che ti dà sicurezza allora è quella forse più adatta alla tua sciata e allo sci che stai usando in quel momento. Una piastra che ha un fissaggio solo sul puntale e la parte posteriore è più libera di muoversi perchè le viti sono asolate ti può dare la sensazione di un ingresso curva più rapido ma una minore sensazione di stabilità sotto il piede. Poi, magari, i riscontri cronometrici sono identici, ma cambia la percezione della sciata. Tutto dipende da cosa si vuole ottenere. Tra queste le vist sono tra le migliori e l'esempio riportato riguarda le differenze tra due modelli vist, appunto, la WCRN alu e la WC air extension. Ciao.
Premetto che non ho ancora visti cosa si tratti ... posso dire peor' per certo che NON e' la linea RACE di elan. Il gigante della linea RACE e' il coppa, o comitato come molti sostengono, anche se io ho i miei dubbi avendo visto 3 giorni fa' delle ragazze nazionali in senales con il RACE identico al mio (anche anche le sigle dei numeri di serie). La linea race e' a fianco piatto, costruzione sandwich e fenolo a vista. Non c'e' nessun sistema integrato di piastra attacchi, anche sul modello nuovo di questa stagione, visto ieri da Sport Specialist a Lissone. La mia impressione e' che sia una delle solite mosse commerciali, come quelle di Volkl, sul mio sci ci monti solo l' attacco che dico io .... o se vi ricordate di Atomic.
Per quanto riguarda Vist in effetti sul mio Elan coppa della scorsa stagione e' montata la WRCAlu mentre sul nuovo Nordica c'e' la WRCAir extension. Ora il nordica in effetti ha una risposta piu' reattiva, come se l' alluminio centrale fungesse da fionda, ti spara letteralmente all' ingresso della curva successiva, mentre l' elan ti fa' sentire meno la velocita ... poi pero' ... dipende anche dagli sci. Bisognerebbe avere la possibilita' di provarle entrambe sullo stesso paio ...
|
|
|
Nonno Paquito
Sono Azzurro di Sci
Estero
14021 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 17:47:49
|
Hola
Carverman: io di te mi cambierei il Nick per "DottorPiastra" |
|
|
Carverman
Sequenza di curve di base
457 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 18:03:20
|
Citazione: Messaggio inserito da Toeloop
Citazione: Messaggio inserito da Carverman
Ci sono molti tipi di piastre, rialzi, simil-piastre .... e' complicato ... ti dico cio' che mi ricordo:
Carv, perche' non gli racconti dei "tuoi" rialzi che ti hanno persino fatto firmare una liberatoria quando te li hanno montati? Erano sotto ai salomon?
Si era montata sul Salomon, e lo e' ancora, l' Axendo 9 peccato che lo sci non si piu' in condizioni ...
In pratica su questo sci ci avevo fatto montare la hangl (salomon ) e due rialzi della steelrace, quelli gialli da slalom, piu' l' attacco salomon. L' altezza totale e' di circa 7 cm. Il negoziante ha chiesto in Salomon italia se poteva montare una cosa del genere, per garantire la tenuta delle viti o roba del genere e la salomon sapendo la misura gli a ha girato una liberatoria da farmi firmare, 3 copie, una a lui 1 a salomon e una a me portando avanti la tesi che se mai avessi avuto un incedinete grave con qualcuno loro sarebbero stati sollevati dalla responsabilita' di avere messo in circolazione uno sci al di fuori delle regole FIS ! Comunque sia avevano anche ragione ... perche' una volta montato cis ismao accorti che la leva dello skistop non era piu' sufficentemente lunga , ho quindi dovuto smontare gli skistop dall' attacco, togliere i terminali in gommaplastica snmontare lo skistop, segare le stecce ed allungarle saldando dei tondini in ferro, poi vernicirli in smalto per evitare arruginissero ....
Ma mi sono divertito un sacco con quelgli sci Ti ricordi Toe la serpentina supercondotta all' indietro a Marilleva ?
|
|
|
Carverman
Sequenza di curve di base
457 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 18:05:26
|
Citazione: Messaggio inserito da Nonno Paquito
Hola
Carverman: io di te mi cambierei il Nick per "DottorPiastra"
Eheheheh |
|
|
giò
Sono Azzurro di Sci
6274 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 18:11:52
|
Ciao carverman, è chiaro che il fusion è per sci da negozio, dei quali esistono le due versioni, sl e (diciamo) gs. Hanno mantenuto anche la linea senza piastra premontata (slx e gsx).
La versione coppa, o meglio lo sci del reparto corse, è come dici tu a struttura sw senza l'x press, i colori sono opachi e la superficie è rugosa come l'atomic. Piastra vist nella maggior parte dei casi.
Le differenze di comportamento delle piastre sono state testate su uno stesso sci (duel 4win gs). Stesso tempo tra i pali, ma percezione di comportamento dell'attrezzo diverse. Ciao. |
giò
VPAH
|
|
|
And
Sequenza di curve di base
Toscana
235 Messaggi |
Inserito il - 16 ott 2004 : 23:54:56
|
cut--- Se è vero - come è senz'altro vero - che la piastra, oltre che a irrigidire lo sci, serve a "distanziare il piede dalla neve", chi mi sa spiegare perché alcune case (v. Elan, con il sistema "fusion")invece di alzare il punto di vincolo degli attacchi, lo abbassano, "annegando" l'attacco nella struttura dello sci? Quali i pregi e quali i difetti dell'una e dell'altra soluzione? [/quote] ciao x le piastre ha gia risposto ha tutto Carverman x il discorso elan ma in generale di tutte la marche di sci e legato ai gruppi proprietari es volkl elan =marker dynastar rossignol=look Ciao |
|
|
masterA
Scio come Franz
1939 Messaggi |
Inserito il - 18 ott 2004 : 14:08:14
|
L’evoluzione delle piastre e dei rialzi 1° puntata
Il primo atleta di rilievo internazionale che adottò i rialzi sotto gli attacchi fu Marc Girardelli. Da buon sperimentatore quale era, sempre attento a quei particolari che possono incrementare le prestazioni, si presentò in gigante sul finire degli anni 80 con un ingombrante piastra in lega metallica e gomma di circa 1,5 cm di spessore inventata da uno svizzero, l’ormai mitica Derbyflex. Dato che gli sci non erano ancora sciancrati e le loro altezze erano ancora rilevanti, la piastra era nata soprattutto per ammortizzare le vibrazioni degli sci e non con il fine di consentire le odierne pieghe. Ben presto la Derbyflex venne adottata da tutti (Tomba fu uno dei più restii a farlo), nonostante le prime perplessità dovute al suo peso, tanto che per alcuni anni divenne quasi uno standard degli sci agonistici essendo ritenuta l’unica in grado di fornire le migliori prestazioni. Alcuni atleti arrivarono ad usarla anche sugli sci da slalom (la grande Vreni Schneider, ad esempio). Sempre Girardelli (o il suo papà, fate vobis!) intuì che per la libera delle Olimpiadi di Albertville del 1992, corsa in Val d’Isere su di un tortuoso e ripidissimo tracciato mai più utilizzato per la Coppa del Mondo, sarebbero stati più redditizi sci da discesa più corti e più sciancrati di quelli normalmente in uso, che si fece prontamente realizzare dalla Dynastar. Ad oggi la cosa sembrerebbe ovvia, ma in tempi nei quali per il gigante si usavano sci da 208-210 cm pressochè diritti, con spatole di meno di 9 cm, non era poi così scontato che in discesa si potessero adottare sci da 215-218 cm sciancrati! Detto fatto: l’abbinamento rialzi e sciancratura era nato. Capire che la cosa funzionava e che poteva essere traslata anche alle altre specialità non fu proprio un batter d’occhio, ma l’odierna evoluzione è sotto gli occhi di tutti. Tornando alle piastre e ai rialzi, in tempi quasi preistorici nei quali non vigeva nessuna regola, non si vedeva perché non alzarsi ben oltre gli odierni 5,5 cm consentiti e in breve si posizionarono delle ulteriori placche sopra la piastra per ottenere un rialzo complessivo di 6,5-7cm. Nel frattempo il mercato intuì il business e le marche disponibili si moltiplicarono in breve tempo. Ricordo i miei primi imbarazzi e dubbi nell’optare per qualcosa di diverso dalla Derby, ritenuta lo standard, di fronte alle più disparate proposte che nascevano con l’intento di migliorare il prodotto originale. Il brevetto Derbyflex venne ceduto alla Salomon, che lo sfruttò per un po’ di anni prima di trovare, anche lei, nuove strade. Per un periodo, quindi, le piastre lega-gomma incollate allo sci (quanti improperi quando si scollavano!) restarono più o meno l’unico prodotto acquistabile, anche se alcuni già posizionavano qualche vite in più per rendere il tutto più stabile. In quegli anni compiva i suoi primi passi nel campo anche un’azienda regionale, la Vist, che fra tutte quelle nate allora fu una tra le poche in grado di svilupparsi e resistere tuttora alla concorrenza dei grandi gruppi, con alcune intuizioni geniali che vedremo nel prossimo numero.
|
"Racing...is life. Anything before or after is just waiting" S.McQueen Sono un agonista-promo Duel.
www.dueltime.it
|
|
|
masterA
Scio come Franz
1939 Messaggi |
Inserito il - 18 ott 2004 : 14:10:15
|
L’evoluzione delle piastre e dei rialzi 2° puntata Dalla lega alla plastica
Nel corso della prima puntata abbiamo scorso la prima evoluzione delle piastre, quella che ha caratterizzato all’incirca la prima metà degli anni 90. Prima di passare alla seconda metà ed ai nostri giorni è doveroso ricordare un altro pioniere del settore che seppe ritagliarsi una propria fetta di mercato, tantopiù che trattasi di un Trentino Doc. L’alternativa alla Derbyflex per taluni fu individuata, infatti, in un prodotto artigianale trentino, la Fly Soft del Sig. Tullio Anesi di Pinè. Il miglioramento che la piastra proponeva rispetto all’originaria Derby era rappresentato dal fatto che la Fly Soft non era bloccata posteriormente (consentiva quindi un maggior lavoro in flessibilità dell’asta), non era incollata e prevedeva delle viti nella sua zona centrale in modo tale da essere ben salda allo sci. Più o meno analogamente si svilupparono anche altri progetti evolutivi sempre realizzati in lega metallica. Quelli che ebbero più successo e sono tutt’oggi utilizzati da qualche atleta furono quelli della Vist di Ora. La geniale intuizione del suo product manager Elmar Stimpfl, ex atleta di buon livello internazionale, fu di rendere le piastre più flessibili e leggere tramite l’apertura di buchi nella lega. La Vist divenne rapidamente il nuovo standard delle piastre metalliche fra gli agonisti e venne adottata commercialmente da molte ditte costruttrici di sci che la montarono direttamente sui propri attrezzi, almeno su quelli destinati alle gare. Questo grande successo consentì all’azienda di Ora di proseguire nello sviluppo dei prodotti offerti e di acquistare una credibilità presso i grandi gruppi che prosegue tutt’oggi. Per comprendere le ultime tappe di questa evoluzione bisogna ora ricordare due fenomeni paralleli che andarono sviluppandosi sul finire degli anni 90. In primis le aziende produttrici di sci cominciarono a comprendere l’importanza delle piastre nell’ottimizzazione del rendimento dei propri attrezzi, nonché a sviluppare pacchetti commerciali che comprendevano tutta l’attrezzatura, dallo scarpone allo sci passando per attacchi e rialzi, ottimizzando la resa finale del prodotto. Secondariamente l’aumento delle sciancrature e la diminuzione delle altezze degli sci, assieme allo sviluppo di nuovi materiali ammortizzanti introdotti nelle loro strutture, resero meno necessario l’utilizzo delle piastre lega-gomma, caratterizzate da un alto potere di assorbimento delle vibrazioni. Il primo Gruppo ad adottare agonisticamente rialzi in plastica al posto delle piastre in lega fu l’Atomic che si presentò alla ribalta internazionale con dei nuovi sci a struttura tubolare contraddistinti da un proprio specifico rialzo in fibra e da un proprio attacco, avendo rilevato la gloriosa Ess. I risultati che gli austriaci cominciarono a macinare proprio in quegli anni, grazie anche ai materiali utilizzati, suggerirono che la trovata non era poi così male. Gli altri non stettero a guardare e in poco tempo adottarono soluzioni analoghe anche se non altrettanto efficaci. Si ricordano a titolo di cronaca le prime piastre in plastica della Rossignol, quelle con la molla centrale gialla, che non furono propriamente un successo tecnico e di cui più di un atleta si lamentò…. In questo clima rivoluzionario, che ricordava in un certo senso quello dei primi anni novanta, c’era un ragazzo della Val d’Ultimo, ski man della nazionale e ottimo sciatore, tale Horst Gamp, che si piccò di costruirsi la propria piastra plastica, che fosse migliore o comunque differente delle Atomic che tutti cercavano di copiare. Incurante delle critiche e delle varie diffidenze, che non mancano mai anche nel nostro sport, arrivò al risultato finale che, seppur artigianale, funzionava alla grande: la Gampyflex. La Vist, anche in questo caso dimostrando una buona lungimiranza e un ottimo fiuto degli affari, provvide alla commercializzazione della Gampyflex con il proprio marchio, producendola industrialmente. Oltre ad essere venduta singolarmente, la Vist in fibra plastica è ad oggi adottata da molte case produttrici di sci per i propri modelli da gara (cito a memoria, non in modo esaustivo, Volkl, Elan, Rossignol-non su tutti, Head, Duel, Blossom). I grandi gruppi tuttavia non dormono e sono sempre alla ricerca di nuovi meccanismi che possano migliorare la resa finale. Rossignol e Dynastar stanno sviluppando nuove piastre e rialzi integrati nello sci, Fischer adotta le proprie che invero non sembrano così sofisticate ma comunque rendono, Salomon ha sviluppato e ottimizzato la piastra lega-gomma brevetto Hangl (buon gigantista svizzero di Coppa del Mondo negli anni 90) che monta solo sugli sci destinati agli atleti avendo un peso e un costo non indifferente. L’evoluzione continua, quindi, come è ovvio che sia. Vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro.
|
"Racing...is life. Anything before or after is just waiting" S.McQueen Sono un agonista-promo Duel.
www.dueltime.it
|
|
|
Nonno Paquito
Sono Azzurro di Sci
Estero
14021 Messaggi |
Inserito il - 18 ott 2004 : 14:51:55
|
Hola
Complimenti MasterA, un magnifico Report ed un ottimo lavoro di documentazione. |
|
|
tienigiù
Sequenza di curve di base
Lombardia
206 Messaggi |
|
masterA
Scio come Franz
1939 Messaggi |
Inserito il - 13 nov 2016 : 21:41:34
|
Interessante anche se in Coppa del mondo vanno per la maggiore altri prodotti. Certo che nel video potrebbero prendere qualcuno che scia meglio per promuovere la piastra e dire qualcosa sul suo funzionamento..... |
"Racing...is life. Anything before or after is just waiting" S.McQueen Sono un agonista-promo Duel.
www.dueltime.it
|
|
|
Discussione |
|
|
|