Manni Moelgg re dell'applausometro di Luca Perenzoni
Il ritorno di Svindal, la fame di riscatto di Raich, l'effervescenza di Ligety, spesso a suo agio sul Rettenbach, l'ironia sorniona di Miller e il principe degli applausi Manni Moelgg. Il gigante maschile di Solden di domani si presenta da solo, senza grandi giri di parole: una gara attesa otto mesi, una gara densa di significati, una gara da non sbagliare per non dare alcun vantaggio a qualsivoglia avversario nella corsa che durerà una stagione. E ad aprire le danze sarà proprio Manni Moelgg, autentico primattore della serata tirolese nella cerimonia di consegna dei pettorali che ha seguito la premiazione ufficiale del gigante femminile, dove ancora una volta Denise Karbon ha confermato di essere tra le protagoniste più amate del circo bianco. Questa Italia piace anche in Austria, piace e riceve applausi, incitamenti: l'azzurro convince e basta assistere alla ressa che si crea attorno a Moelgg per capire quante credenziali abbiano gli Alfieri dell'italsci anche presso il pubblico d'oltre Brennero. La sorte ha consegnato al marebbano il numero 1, un piccolo colpo di fortuna che si spera possa aiutare Manni a cancellare la sfortunata gara odierna della sorella Manuela: è carico, sa che nei prossimi mesi avrà da dare dimostrazioni di forza ancora maggiori di quelle dello scorso anno, ma il compito non lo opprime anzi, sembra quasi galvanizzarlo ancora di più. Lui stesso sa che prima o poi dovrà arrivare anche l'agognata vittoria in gigante, ed allora...perchè prolungare l'attesa? Subito dopo Manni prederà il via anche la stagione di Aksel Lund Svindal, apparso quasi commosso ed emozionato nel tornare sul palcoscenico che lui ha già saputo dominare. E poi ancora il padrone di casa Benni Raich, Ted Ligety, Daniel Albrecht e Max Blardone. E' pronto l'ossolano. L'impressione è quella che sia decisamente più tranquillo del recente passato, magari perchè sgravato dalla necessità di doversi sempre dimostrare il più forte; il passaggio a Dynastar potrebbe portare risvolti di questo genere che sappiano liberare la mente del finanziere di Pallanzeno per restituirlo nuovamente al vertice. A chiudere il primo gruppo sarà Didier Cuche mentre il terzo top azzurro partirà con il numero 12 e difenderà i colori del Trentino: l'intenzione di Davide Simoncelli è quella di ripartire da dove si era conclusa la sua stagione passata, con tre piazzamenti a ridosso del podio. Il Rettenbach non l'ha mai esaltato più di tanto, potrebbe essere la volta buona. A seguirlo Bode Miller, poi Alberto Schieppati partirà col 28, Michael Gufler col 40, Alexander Ploner col 44, Peter Fill col 47, Christof Innerhofer col 56 e Florian Eisath col 65.
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