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franky
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
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Inserito il - 29 lug 2004 : 12:00:51
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Complimenti ai nostri connazionali che hanno scalato il K2 dopo più di due anni che non ci riusciva più nessuno!!!Tutto questo per la celebrazione del 50°aniversario della prima conquista della vetta!
BRAVI
Maggiori info su www.k2.valtellina.info
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Carcentina
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
17601 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 12:21:35
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Citazione: Messaggio inserito da franky
Complimenti ai nostri connazionali che hanno scalato il K2 dopo più di due anni che non ci riusciva più nessuno!!!Tutto questo per la celebrazione del 50°aniversario della prima conquista della vetta!
BRAVI
Maggiori info su www.k2.valtellina.info
BEH SULLA PRIMA CONQUISTA STENDEREI UN VELO PIETOSO SULL'ATTEGGIAMENTO VERGOGNOSO DI COMPAGNONI-DESIO (SALVO SOLO LACEDELLI)NEI CONFRONTI DEL GRANDE WALTER, LA VERITA' SI E' UFFICIALIZZATA ORA SOLO A 50 ANNI DALLA CONQUISTA.
BRAVI RAGAZZI DI QUESTA SPEDIZIONE.........E ANCHE IL BORMINO COMPAGNONI (NIPOTE....) |
Voglio il Siberian Polar Express Livigno miglior posto al mondo....per fare il pieno di benzina. |
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blossom
Sono Azzurro di Sci
FantaOrganizzatore
Veneto
14691 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 13:41:20
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siccome non ne so molto su questa storia, ne so molto di + sulle vicende dell' everest, non faccio commenti, per il momento. ora sto x leggere la conquista del k 2 dai Ardito Desio e poi leggerò quello di Walter bonatti. comunque complimenti x l' ultima impresa!!!! |
punti gs 94.43 sl 195,.. PS: per puro c**o campionessa italiana di carving 07.... ora non più peccatoooo
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 13:53:18
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Citazione: Messaggio inserito da blossom
siccome non ne so molto su questa storia, ne so molto di + sulle vicende dell' everest, non faccio commenti, per il momento. ora sto x leggere la conquista del k 2 dai Ardito Desio e poi leggerò quello di Walter bonatti. comunque complimenti x l' ultima impresa!!!!
Ciao Blossom,
l'altro ieri avevo pubblicato nel mio "universo parallelo" (forum di sciaremag) un servizio interessante che avevo trovato su un quotidiano ticinese.
Te/ve lo pubblico qui sotto, in modo di espandere le conoscenze anche agli altri 8000
Buona lettura. |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 13:56:06
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(Parte 1)
"La Regione Ticino", edizione 27.07.04
In cima a un sogno
Mancava poco alle sei di sera del 31 luglio 1954 quando gli stremati Achille Compagnoni e Lino Lacedelli toccarono gli 8611 metri della vetta del K2, seconda montagna più alta della Terra. Per i locali è il Chogorì, ma per gli occidentali che lo hanno amato, assediato e “ conquistato” sarà sempre il K2. Posati nella neve i bastoni delle bombole d’ossigeno, scattate le foto di rito ed effettuate alcune riprese per il film ufficiale della spedizione, i due alpinisti presero presto la strada della discesa. “ Fatte le foto e girato un po’ di film, ci rendemmo conto che era tardi, ed eravamo molto preoccupati di dover scendere al buio”. Lo aspettavano dal 1909 un giorno così, gli italiani. Quarantacinque anni ( e due guerre mondiali) prima, la spedizione guidata dal Duca degli Abruzzi aveva individuato la via di salita sullo sperone sud- est, che fu chiamato da allora Sperone Abruzzi ed è ancora oggi la via di salita più frequentata alla vetta. Frequentata per modo di dire: il K2 è uno degli ottomila più difficili e possono passare diversi anni senza che una cordata riesca a calcarne la sommità. La spedizione del 1909 toccò i 6000 metri d’altezza e riportò indicazioni preziose per le salite successive, oltre alle stupende immagini riprese da Vittorio Sella. Il K2 diventava la “ montagna degli italiani”. La spedizione del 1954, come quelle coeve alle altre vette himalayane ( l’Everest era stato salito nel ’ 53) partecipava al generale movimento di ricostruzione e riaffermazione delle nazioni uscite prostrate dal conflitto mondiale. Una serratissima tela diplomatica ( che coinvolse lo stesso Alcide de Gasperi) fu tessuta tra Roma e Islamabad per ottenere i permessi di salita e assicurarsi l’appoggio del governo pakistano. Spedizioni nazionali e organizzazioni di rigido stampo militare ne erano la caratteristica. Se i britannici nel ’ 53 avevano lasciato a casa un fortissimo alpinista come Eric Shipton, affidando la guida dell’impresa al colonnello John Hunt, gli italiani tagliarono fuori un campione come Riccardo Cassin per trare la direzione della spedizione nelle mani di Ardito Desio, che era un professore, ma agiva da colonnello ( ed era stato al K2 già nel 1929 con il Duca si Spoleto). In entrambi i casi, la decisione, pur ingiusta, fu confermata da un successo. Della spedizione Desio facevano parte 18 persone, tra cui 11 alpinisti selezionati al termine di approfondite visite mediche a Milano e in quota, sul Monte Rosa. Talmente “ approfondite” che proprio con un certificato medico che pareva dettato da Desio fu fatto fuori Cassin. Per trasportare le tredici tonnellate di materiale dall’oasi di Skardu, lungo il corso dell’Indo, fino al campo base fu organizzata una carovana con 600 portatori. Dopo aver attraversato la valle di Shigar, Askole, il ghiacciaio del Baltoro, e Urdukas, il 25 maggio tutti gli uomini della spedizione arrivarono al campo base e iniziarono le operazioni alpinistiche. Il mese di giugno fu dedicato ad attrezzare i nove campi previsti in alta quota lungo lo Sperone Abruzzi. Furono giorni duri, sia per il maltempo sia per la fatica. Ad aggiungere dramma alla fatica arrivò la morte di Mario Puchoz, la forte guida valdostana, colpito da una broncopolmonite al campo II; tutti i tentativi di portarlo a valle furono vani a causa del maltempo e l’alpinista di Courmayeur morì il 21 giugno, a 36 anni, per un edema polmonare. Il corpo fu sepolto a poche concencentinaia di metri dal campo base, dove è stato eretto il Memorial dedicato a tutti i caduti sul K2. Fu un colpo durissimo per il morale della spedizione, e occorsero parecchi giorni per riprendere lo slancio verso le quote più elevate. I lavori d’installazione dei campi ripresero, con l’utilizzo di un argano per il trasporto dei carichi più pesanti nella parte tecnicamente più difficile della salita. Il 18 luglio fu attrezzata la via fino alla spalla a 8.000 metri ( dove si trovava l’ultimo campo allestito dagli americani), il 27 luglio venne completato il campo VIII a 7.740 metri. Vi restarono Compagnoni e Lacedelli, mentre i compagni ( tra cui Walter Bonatti) li rifornivano dal basso. Il 30 luglio Compagnoni e Lacedelli partirono per piazzare il campo IX, che per decisione di Compagnoni fu installato a una quota più elevata del convenuto. Nel pomeriggio, infatti, Bonatti e l’hunza Mahdi saliti per portare alla squadra avanzata i rifornimenti di ossigeno, dovettero abbandonare i carichi a 8000 metri, dove furono costretti a un terribile bivacco. Il dramma vissuto dai due, ignorato – se non negato – da Desio, fu la macchia mai cancellata della “ vittoria”. Il mattino successivo Compagnoni e Lacedelli scesero per recuperare l’ossigeno e poi risalirono verso la cima, una lunghissima traversata in mezzo al vento e al gelo, in preda ad allucinazioni per l’alta quota. Alle 17.50 l’arrivo sulla vetta, sotto braccio. Dopo le foto e il film ( in seguito Compagnoni fece causa al Cai per i congelamenti riportati nell’utilizzare la cinepresa), iniziò un’altrettanto difficile discesa, al buio, con le dita delle mani congelate. A mezzanotte arrivarono infine al campo VIII dove li attendevano i compagni di cordata. Nella storia dell’alpinismo era stata scritta una pagina memorabile. Quelle, meschine, della spedizione italiana furono rivelate solo più tardi. La pesante spedizione governativa che opera sulla montagna in questi giorni ha anche il compito di magnificare la gloria e coprire tutto il resto. |
Modificato da - dani1965 in data 29 lug 2004 14:01:27 |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 13:58:14
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(Parte 2)
"La Regione Ticino", edizione 27.07.04
La polemica
Il bivacco di Bonatti e Mahdi a ottomila metri, una macchia mai lavata sul successo italiano
“ Riprendiamo a chiamare, a chiedere aiuto, ma nessuno si farà più vivo per tutta la notte. Come un marchio di fuoco sento che qualcosa di grave si sta imprimendo nel mio animo”. Quel qualcosa impresso nella vita di Walter Bonatti è l’ombra che ha accompagnato la vittoria italiana al K2 dal 31 luglio 1954 fino ai nostri giorni. L’altra faccia, inconfessabile, di uno storico successo alpinistico. Il bivacco forzato di Bonatti e dell’hunza Mahdi, a ottomila metri, senza alcun riparo; senza alcun aiuto da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, chiusi al riparo della tendina del Campo 9, collocata molto più in alto di quanto stabilito il giorno prima, tanto che Bonatti e Mahdi, che salivano a portare loro le bombole di ossigeno per la scalata alla vetta dell’indomani, non poterono raggiungerla. Un dramma che ha segnato la non conciliante personalità di Bonatti per il resto dei suoi giorni, e che ebbe ignobili code giudiziarie. Solo a cinquant’anni di distanza, il Club Alpino Italiano ha incaricato tre “ saggi” ( Fosco Maraini, Alberto Monticone e Luigi Zanzi) di riscrivere la storia delle fasi finali dell’assalto alla vetta, per farne la versione ufficiale. Operazione compiuta: reso l’onore a Bonatti (“ La vetta del K2 non sarebbe stata raggiunta quel 31 luglio 1954 senza la straordinaria, cruciale e decisiva prestazione di Bonatti”), corretta una imbarazzante montatura a proposito della salita con le bombole d’ossigeno esaurite a grande distanza dalla cima. Fatta la pace? Assolutamente no. Bonatti stesso ( che alla vicenda ha consacrato più di un libro), pur riconoscendo l’opera di verità infine compiuta dal Cai, ha rifiutato gesti di pacificazione con Compagni e Lacedelli. E d’altra parte, gli editori italiani continuano a ripubblicare – come se nulla fosse accaduto nel frattempo – il resoconto “ ufficiale” di Ardito Desio, che guidò la spedizione del 1954, e che mai accolse la sacrosanta revisione proposta dagli storici dell’alpinismo. L’ultimo contributo da un testimone e protagonista di allora, è venuto da Lino Lacedelli, l’uomo della vetta. Già in un’intervista rilasciata nel maggio scorso alla Rsi, l’anziano alpinista ampezzano aveva riconosciuto il ruolo decisivo di Bonatti nel successo della spedizione. E ora, con un libro firmato insieme a Giovanni Cenacchi ( K2 Il prezzo della conquista, Mondadori) spiega perché il Campo 9 non era dove Bonatti e Mahdi si aspettavano di trovarlo. “ Io e Compagnoni siamo arrivati al punto stabilito nel pomeriggio. Gli dissi: « Mettiamo la tenda » . Ma Compagnoni rispose: « No, no, qua non va bene, è troppo pericoloso » ” . E il pericolo, sostiene Lacedelli, per Compagnoni era l’arrivo di Bonatti. “ L’ho capito dopo... ma è un’idea mia. Cioè, io ho pensato che lui non volesse che Bonatti venisse su. Quando ho visto Bonatti venire verso di noi, gli ho chiesto perché non voleva che venisse su e lui mi ha risposti che no, eravamo noi due che dovevamo salire verso la cima”. Bonatti, insomma, forte com’era avrebbe potuto, ( o voluto, secondo una versione amplificata da giornalisti ignoranti e senza scrupoli) “ soffiare” loro la vittoria. “ Meglio” lasciarlo fuori, a ottomila metri, senza un riparo, insieme a un hunza stremato e delirante, consapevoli che ciò poteva significare la loro morte. Manca ora la versione di Compagnoni ( che però pubblicò a suo tempo un libro con la propria “ verità” su cui Desio ricalcò il resoconto ufficiale). Grandezze e bassezze della storia dell’alpinismo. Che non migliora le persone, come diceva Cesare Maestri. Ma che rivela gli alpinisti per ciò che sono: uomini. |
Modificato da - dani1965 in data 29 lug 2004 14:01:47 |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 14:01:02
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(Parte 3)
"La Regione Ticino", edizione 27.07.04
Scoperta, successi, vie nuove, drammi
• 1856 I topografi britannici del Survey of India nominano le cime più elevate del Karakorum con una sigla progressiva: K1, K2... • 1902 La spedizione angloaustriaca diretta da Oscar Eckenstein sale la cresta nord- est del K2 fino a 6600 metri.
• 1909 La spedizione italiana del Duca degli Abruzzi individua la via di salita per lo sperone sud- est ( lo Sperone Abruzzi), fermandosi a 6000 metri.
• 1939 La spedizione americana diretta da Fritz Wiessner tocca gli 8370 metri ( senza ossigeno).
• 1954 Spedizione italiana diretta da Ardito Desio. Il 31 luglio Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sono in vetta.
• 1977 Seconda salita alla cima ( dopo 23 anni), raggiunta da sei alpinisti giapponesi e un pakistano.
• 1978 Un team britannico guidato da Chris Bonington tenta la cresta ovest. Rientro dopo la morte del forte Nick Estcourt, sotto una valanga. La terza ascensione riesce a una spedizione americana diretta da Jim Whittaker.
• 1979 La spedizione internazionale diretta da Reinhold Messner tenta la cosiddetta Magic Line, poi ripiega sullo Sperone Abruzzi. In vetta Messner e Michl Dacher ( quarta ascensione). • 1982 Prima salita lungo lo spigolo nord riuscita a una spedizione giapponese.
• 1985 L’ottavo successo tocca alla spedizione svizzera diretta da Erhard Loretan.
• 1986 L’anno nero del K2: tredici morti, molti dei quali durante la discesa dalla vetta. I polacchi Kukuczka e Piotrowski in vetta dopo aver aperto una nuova via sulla parete sud; lo sloveno Tomo Cesen apre in solitaria una nuova via a sinistra dello Sperone Abruzzi, fino alla spalla.
• 1987- 88 Tentativo invernale dei polacchi, fermati a 7350 metri.
• 1990 La spedizione internazionale Free K2 di Mountain Wilderness ripulisce gran parte dello Sperone Abruzzi dalle corde fisse e dai rifiuti ai campi in quota. • 1991 I francesi Beghin e Profit in vetta dopo aver aperto una via parzialmente nuova sul versante nord- ovest.
• 2002- 03 Nuovo tentativo invernale dei polacchi, abbandonato a 7650 metri.
• 2004 Cinque alpinisti della spedizione italiana “ K2 2004” raggiungono la vetta dallo Sperone Abruzzi per il 50 º anniversario della ‘ prima’. Da due anni nessuno raggiungeva la vetta. In totale l’impresa è riuscita a 201 alpinisti ( cinque donne). |
Modificato da - dani1965 in data 29 lug 2004 14:02:05 |
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Carcentina
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
17601 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 14:24:11
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Citazione: Messaggio inserito da blossom
siccome non ne so molto su questa storia, ne so molto di + sulle vicende dell' everest, non faccio commenti, per il momento. ora sto x leggere la conquista del k 2 dai Ardito Desio e poi leggerò quello di Walter bonatti. comunque complimenti x l' ultima impresa!!!!
da non dimenticare la relazione del CAI che a 50 anni ha ridato l'onore al grande Walter!
per chi fosse interessato : http://k2.cai.it/ricostruzioneStorica2004/document_view
consiglio una lettura del documento per capire che il grande Walter altro no diceva che la verità |
Voglio il Siberian Polar Express Livigno miglior posto al mondo....per fare il pieno di benzina. |
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franky
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
21852 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 15:57:19
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Dany ogni volta mi stupisci sempre di più!!
6 un giornalista! |
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blossom
Sono Azzurro di Sci
FantaOrganizzatore
Veneto
14691 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 21:49:13
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grande Dany!!! me lo sono salvato sul pc!!!!!!! |
punti gs 94.43 sl 195,.. PS: per puro c**o campionessa italiana di carving 07.... ora non più peccatoooo
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albet86
Pronto Hermann vuoi che ti venda i miei vecchi sci?
Emilia Romagna
3675 Messaggi |
Inserito il - 29 lug 2004 : 22:42:38
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complimenti a coloro che hanno compiuto questa grande impresa... |
Nadia & Elena Fanchini Official Website - www.fanchini.com |
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Carcentina
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
17601 Messaggi |
Inserito il - 30 lug 2004 : 08:57:53
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Come ricalcato nell'articolo di Dany non bisogna dimenticare il gioco "poco pulito" fatto da Desio a suo tempo che escluse il più grande alpinista dell'Epoca, Cassin, per paura che potesse( come sicuramente avrebbe fatto) offuscare la sua immagine........ |
Voglio il Siberian Polar Express Livigno miglior posto al mondo....per fare il pieno di benzina. |
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franky
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
21852 Messaggi |
Inserito il - 30 lug 2004 : 09:02:26
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xpcaimi. sai che io ho scalato la carcentina in mountain bike!! ma chi sono!! |
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Carcentina
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
17601 Messaggi |
Inserito il - 30 lug 2004 : 09:07:26
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Citazione: Messaggio inserito da franky
xpcaimi. sai che io ho scalato la carcentina in mountain bike!! ma chi sono!!
GRANDE!!! dovresti provarla con la bike anche in discesa arrivando a palla al muro di San Pietro.......
invece sai che io alle Deux alpes (prima volta con mountain bike in discesa) mi sono trovato a scendere dalla pista nera che scende nei prati finali sotto i piloni dello Jandri??? il problema è che ho seguito incoscente un gruppo di invasati gladiatori della bike..........che esperienza per un fo..uto novellino come me |
Voglio il Siberian Polar Express Livigno miglior posto al mondo....per fare il pieno di benzina. |
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franky
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
21852 Messaggi |
Inserito il - 30 lug 2004 : 09:12:57
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Citazione: Messaggio inserito da pcaimi
Citazione: Messaggio inserito da franky
xpcaimi. sai che io ho scalato la carcentina in mountain bike!! ma chi sono!!
GRANDE!!! dovresti provarla con la bike anche in discesa arrivando a palla al muro di San Pietro.......
invece sai che io alle Deux alpes (prima volta con mountain bike in discesa) mi sono trovato a scendere dalla pista nera che scende nei prati finali sotto i piloni dello Jandri??? il problema è che ho seguito incoscente un gruppo di invasati gladiatori della bike..........che esperienza per un fo..uto novellino come me
dici a me di non tornarmi snowbordista fumato e poi vai con i pazzi scatenati della downhiladesso tocca anche a me darti un occhiata caro pcaimi!!ciao |
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Carcentina
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
17601 Messaggi |
Inserito il - 30 lug 2004 : 09:37:30
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Citazione: Messaggio inserito da franky
Citazione: Messaggio inserito da pcaimi
Citazione: Messaggio inserito da franky
xpcaimi. sai che io ho scalato la carcentina in mountain bike!! ma chi sono!!
GRANDE!!! dovresti provarla con la bike anche in discesa arrivando a palla al muro di San Pietro.......
invece sai che io alle Deux alpes (prima volta con mountain bike in discesa) mi sono trovato a scendere dalla pista nera che scende nei prati finali sotto i piloni dello Jandri??? il problema è che ho seguito incoscente un gruppo di invasati gladiatori della bike..........che esperienza per un fo..uto novellino come me
dici a me di non tornarmi snowbordista fumato e poi vai con i pazzi scatenati della downhiladesso tocca anche a me darti un occhiata caro pcaimi!!ciao
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Voglio il Siberian Polar Express Livigno miglior posto al mondo....per fare il pieno di benzina. |
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