In SuperG Svindal supera Raich, bene Innerhofer di Luca Perenzoni
Secondo centro stagionale per il vichingo norvegese Aksel Svindal che dopo la vittoria nel gigante di Soelden ha centrato il bis oggi a Lake Louise, nel corso del super-g che ha chiuso la due giorni canadese di Coppa del Mondo. Ed esattamente come sul Rettenbach, la zampata di classe del campione scandinavo è arrivata nella seconda metà di gara, con lo stesso Svindal capace di dare sfogo a quelle abilità di scorrevolezza che accompagnano qualità tecniche da prim'attore. E così dopo aver sciato con oculatezza nella parte alta, il venticinquenne di Norvegia ha scaricato tutti i cavalli del suo motore da fuoriserie sulla neve olimpica canadese, scavando metro dopo metro il divario che al traguardo l'ha separato da Benni Raich, finalmente capace di salire sul podio in questo avvio di stagione. Al termine della prova il distacco tra i due capofila del movimento mondiale è stato di 44 centesimi, in un confronto non nuovo per le nevi di Lake Louise: già due stagioni or sono, nel novembre del 2005, i due si contesero la vittoria, con Svindal capace di superare l'austriaco per una manciata di centesimi. Allora sul terzo gradino del podio era salito l'americano Daron Rahlves, oggi invece è toccato allo svizzero Didier Cuche, punto nel vivo dalla debacle di ieri e subito pronto nella ricerca del riscatto, con un terzo posto che gli consente di lasciare il Canada con il sorriso.
Un risultato sicuramente meno a sorpresa di quello di ieri, anche se nemmeno oggi non sono mancati exploit per certi versi inattesi, come il quarto posto dello sloveno Andrej Jerman, autentica rivelazione nelle discese della passata stagione ed ora voglioso di dimostrare il proprio valore anche in super-g. Alle spalle dello sloveno trova spazio il padrone di casa Erik Guay con lo svizzero Ambrosi Hoffman a precedere altri due canadesi, il vincitore della passata edizione John Kucera ed il trionfatore di ieri, Jan Hudec.
La prova degli azzurri non è stata sicuramente la migliore di questo avvio di stagione, ma pur senza acuti non sono mancate le indicazioni positive, soprattutto per quanto riguarda i meno attesi. Alla fine dei giochi il migliore risulta essere il polivalente pusterese Christof Innerhofer, piazzatosi in undicesima posizione a poco più di un secondo da Svindal, a testimonianza della buona dose di talento a disposizione del ventiduenne nato e cresciuto sulle piste di Plan de Corones. Davvero buono anche il 14imo posto di Werner Heel che riesce a confermare l'ottimo stato di forma dopo la sesta piazza di ieri mentre i "big azzurri" Patrick Staudacher e Peter Fill ripetono la non memorabile prova del giorno precedente: il campione del mondo chiude 18imo, il venticinquenne di Castelrotto è invece 24imo; per entrambi decisamente troppo poco per ritenersi soddisfatti. Stesse emozioni che sembrano pervadere la mente di altri illustri esponenti della disciplina: Bode Miller termina giusto dietro a Fill e poco davanti a Walchhofer, Buechel si arrende per un insolito errore dopo pochi secondi di gara, Maier va un po' meglio, ma comunque anche la sua corsa si arresta alla soglia delle prime 15 posizioni.
Fuori dai punti anche gli altri azzurri Walter Girardi e Manfred Moelgg mentre Silvano Varettoni non è riuscito a concludere la prova. Ora il circo bianco si trasferisce negli States, in Colorado con la classicissima tappa di Beaver Creek: da giovedì la Birds of Prey ospiterà una discesa, un super-g, una supercombinata ed uno slalom gigante.
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