Manfred:"Finalmente una partenza col piede giusto" di Luca Perenzoni
Sesto e migliore degli azzurri, Manfred Moelgg si presenta raggiante a fine gara. In queste stagioni aveva lasciato intuire di essere un diesel che faticava a mettersi in moto per poi trovare la condizione migliore solo con il nuovo anno. E invece...
"Invece quest'anno mi sono svegliato presto! Me l'ero ripromesso che era necessario partire bene e sono riuscito a dimostrare anche tra le porte larghe tutto il mio potenziale. Credo di aver interpretato nel migliore dei modi la gara: nella prima manche non ho spinto a fondo, la pista era già molto segnata, gli sci sbattevano e la visibilità non era ottimale, con una luce che non permetteva di vedere bene il fondo. Nella seconda invece sono partito convinto, ho trovato subito un buon ritmo e ho chiuso alla grande, come non mai prima di oggi ad avvio di stagione. Solo una volta in carriera sono riuscito ad andare meglio in gigante (quinto nel dicembre 2005 a Kranjska Gora) e quindi non posso che essere pienamente soddisfatto del lavoro svolto, come lo sono per la salute della squadra: ci siamo allenati bene ed i risultati si sono visti anche oggi. Ecco, se devo trovare un vero difetto della prova odierna, lo individuerei nei tratti più pianeggianti, lì devo lavorare ancora per migliorare."
Ed ora cosa attende il marebbano?
"Da domani mi ritufferò tra i paletti snodati in vista di Levi, anche se non sappiamo ancora se la gara sarà fatta visto che in Finlandia fa piuttosto caldo e di neve non se ne vede; nella prossima settimana decideranno il da farsi. Poi comunque molto probabilmente volerò in Nord America per partecipare alle prove delle discese e probabilmente anche ai super-g: voglio fare un po' di pratica anche nella velocità, per piccoli passi."
Un bel week-end per Manfred e per i colori azzurri, quindi...
"L'Italia dello sci c'è e si vede, i risultati di oggi e soprattutto quello di ieri parlano chiaro: le ragazze e Denise in particolare sono state bravissime, ma bene è andata anche la famiglia Moelgg, no? A proposito, mi sembra doveroso ringraziare i miei grandi tifosi, anche oggi sono stati come sempre incredibili."
Per un Moelgg entusiasta c'è un Blardone piuttosto sconsolato. Ci si è messa anche la sfortuna contro Max che ha perso gli occhiali proprio all'ingresso del muro principale, nell'impatto con una porta e a quel punto la sua gara era finita. "Un giorno tocca a me, quello dopo a qualcun'altro. Peccato perchè mi sembrava di andare bene, non so se sarei riuscito a salire sul podio, ma sicuramente avrei potuto andarci vicino. Comunque è solo la prima tappa e la fiducia arriva passo dopo passo anche se questo zero complica le cose in ottica classifica di specialità: Svindal si gode già il primato, in posizione ottimale e recuperare il terreno perso non sarà facile. Ma l'importante è provarci sempre."
Le due manche hanno invece offerto un Davide Simoncelli dai due volti, cupo al termine dalla prima, fiducioso dopo la seconda, nonostante il ginocchio continui a farlo soffrire. "Nella prima manche avevo le gambe molli, forse per i tanti antidolorifici e le infiltrazioni fatte per sopportare il dolore al ginocchio. Ma serve solo pazienza, ci vuole tempo per tornare in piena forma, anche se un mese fa sciavo decisamente meglio e senza dolore. Nella seconda invece sono riuscito a sciare piuttosto bene e questo mi ha dato parecchia fiducia, vediamo come prosegue il cammino!"
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