Nicole Hosp vola e ipoteca la coppa.Esce la Schild di Luca Perenzoni
Clamoroso a Lenzerheide. La maledizione delle discipline tecniche si è abbattuta sui due leader della classifica generale con Benjamin Raich e Marlies Schild che rischiano di dire addio alle rispettive ambizioni di cristallo nella giornata che avrebbe dovuto consacrarli. Un crudele gioco del destino accumuna i due fidanzatini d'oltre Brennero; ma procediamo con ordine, partendo dalla gara femminile. Già la prima manche lasciava prevedere una giornata particolare: al comando della classifica provvisoria infatti non si trova la "solita" Marlies Schild, ma la compagna di squadra Nicole Hosp, la principale antagonista verso la coppa di cristallo. Approfittando di una seconda parte di manche piuttosto pacata della Schild, la ventiquattrenne di Bichlbach è riuscita infatti a scavalcarla di una dozzina di centesimi, contribuendo ad accumulare pressione sulle spalle della ventiseienne di Saalfelden. Pressione che, se vogliamo, è aumentata ancor più nella mente della Schild nel vedere uscire prematuramente il compagno Benni Raich, tradito da un grossolano errore nella prima manche del gigante che divideva le due frazioni dello slalom femminile.
Ma il colpo di scena vero è arrivato nella seconda manche: prima Maria Riesch, poi Anna Ottosson prendono il comando, ma la vera zampata graffiante arriva dai potentissimi quadricipiti di Anja Paerson, improvvisamente ritrovatasi anche tra i paletti stretti e capace di lasciare ad oltre un secondo Veronika Zuzulova nonostante un gravissimo errore nella parte iniziale del tracciato: robe da Tomba!
Vabbè, ma il bello ha ancora da venire quando dal cancelletto si affaccia Marlies Schild. L'avvio è deciso, l'aquila sembra domare a dovere il ripido muro della pista intitolata a Silvano Beltrametti ma, poco prima dell'intermedio, ecco il patatrac: Marlies incrocia le code, perde l'appoggio sull'interno e finisce per deragliare perdendo secondi d'oro. Risale a scaletta, la Schild, ma ormai la frittata è fatta; un po' come a Semmering, un po' come ad Aare. Intanto, lassù, alla Hosp non par vero; e non par vero nemmeno al pubblico assistere alla discesa della pacata tirolese: Nicole vola tra i paletti fino a tagliare il traguardo con tre decimi di vantaggio sulla fuoriclasse svedese. Tre decimi che si trasformano immediatamente in 100 punti di diamante anzi, di platino: ora è lei la leader, con un margine di 30 punti sulla stessa Schild quando al termine manca solo il gigante di domani. E di gigante, Nicole, ha il titolo mondiale in bacheca, oltre alla coppetta a portata di mano.
Che ribaltone! Che sorprese! Ora sembra proprio che solo l'ennesimo colpo di scena di questa pazza stagione potrà deviare la Coppa del Mondo dalla strada di Bichlbach. In gigante la Schild non ha mai impressionato in questi mesi e l'unico successo risale a Semmering 2004. Ma dopo tutto quello visto oggi, difficilmente qualcuno sarà disposto a mettere la mano sul fuoco...
I tanti colpi di scena hanno lenito il pizzico di delusione per la stortissima giornata azzurra; uscite prematuramente Chiara Costazza, Manuela Moelgg e Annalisa Ceresa, un incidente di percorso e la perdita della presa di un bastoncino hanno relegato Nicole Gius in ultima piazza. La venostana dello Stelvio si è ripresa nella seconda frazione, staccando uno dei migliori tempi; magra consolazione ma, onestamente, una volta tanto (e soprattutto per la Gius, visto il recente passato) oggi l'importante era la partecipazione.
Appuntamento a domani quindi...in scena l'ultimo atto della pazza Coppa.
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