Supercombinata a Benni Raich, coppa a Svindal di Luca Perenzoni
Erano attesi per oggi i primi responsi stagionali al maschile e la supercombinata di Kvitfjel ha in effetti emesso alcuni verdetti. Il più importante in vista del finale di stagione è forse quello che ribadisce lo smagliante stato di forma di Benjamin Raich che dopo aver gestito bene la discesa iniziale ha salutato la concorrenza tra i paletti snodati dello slalom andando a prendersi con piglio autorevole la vittoria nell'ultima super-combinata stagionale. Un successo che gli permette di allungare in vetta alla classifica generale ai danni di Aksel Lund Svindal, oggi terzo e capace di scalzare dalla vetta della classifica di specialità l'elvetico Marc Berthod, non brillantissimo in discesa e autore di un grave errore nelle prime fasi dello slalom finale. Così il giovanotto di St. Moritz ha dovuto salutare la coppetta di specialità, accontentandosi di un secondo posto nella classifica finale con un punto di margine su Ivica Kostelic, oggi quarto. E tra i due "litiganti" Raich e Svindal ad inserirsi è stato un altro svizzero, Silvan Zurbriggen al secondo podio stagionale in questa "ibrida" disciplina. Sorrisi anche per i colori azzurri, grazie al quinto posto di Fill che sembra gradire molto più la neve norvegese rispetto a quella svedese: decimo dopo la discesa, il carabiniere di Castelrotto non ha demeritato in slalom, mancando il podio per 36 centesimi. Tra domani e domenica "Pietro" potrà togliersi ancora qualche soddisfazione nella velocità, prima delle finali di Lenzerheide. A punti anche altri tre azzurri, con Werner Heel diciottesimo, il giovane rampante Christof Innerhofer ventunesimo e Massimiliano Blardone ventottesimo; niente da fare invece per Patrick Staudacher, uscito durante la discesa e per Florian Eisath che non ha concluso lo slalom.
Ma i riflettori sono su Raich e Svindal: ora il divario tra i due è di 120 punti ed una sommaria stima dei punti che i due potrebbero raccogliere nei prossimi giorni sembra proiettare verso una situazione di parità al termine della tappa norvegese; una parità che, se tutto ciò dovesse trovare conferma nei fatti, dovrebbe essere rotta dalle prove finali della Valbella. La "decade del giudizio" parte quindi col piede giusto, e l'aquolina sale nella bocca degli appassionati. Anche perchè, con quella di oggi, sono finite le super-combinate, almeno per qualche mese. Non ce ne vorrà la Fis nè tantomeno il campione mondiale Daniel Albrecht, ma tra rinunce, gare senza appeal, spettacolo opinabile, la formula offerta e difesa a spada tratta dalla Federazione internazionale continua a zoppicare. Sarà una fase di rodaggio, sarà un esperimento, sarà un tentativo per cambiare qualcosa in uno sport che a volte sembra soffrire il peso dell'età; sarà un po' di tutto ciò, ma a volte non sarebbe male se nei vertici federali serpeggiasse quantomeno il dubbio di aver intrapreso una strada forse non esaltante. Ma ormai se ne riparlerà in futuro. Quello che conta è che Svindal è, con Marlies Schild, il primo vincitore della coppa di super-combinata: ma il thriller della Coppa del Mondo è appena cominciato.
Nell'ottica della discesa di domani, osservato speciale sarà Didier Cuche che dopo il miglior tempo di oggi parte con i favori del pronostico, con la possibilità di chiudere con una gara di anticipo il discorso sulla coppa di disciplina.
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